Per la campagna fiscale del 2023 siamo all’ultimo metro. Il 2 ottobre è la dead line ufficiale per la presentazione del modello 730 ordinario. “Chi non ha ancora presentato la dichiarazione dei redditi – è il consiglio che arriva da Giovanna Piazzo del Consorzio nazionale dei Caaf Cgil – potrà farlo entro il 2 ottobre chiedendo al Caaf di predisporre il modello 730 oppure entro il 30 novembre qualora scegliesse di utilizzare il modello Redditi Persone Fisiche”.

Ricordiamo che da quest’anno, nel caso in cui risultino confermati tutti i dati presenti del 730 precompilato predisposto dall’Agenzia, in assenza di modifiche o integrazioni tali da modificare il risultato contabile del 730, non sarà effettuato il controllo degli oneri forniti dai soggetti terzi. “Ciò comporta, ad esempio, che gli oneri relativi a spese mediche, interessi dei mutui ipotecari per l’acquisto e/o la ristrutturazione dell’abitazione principale, premi assicurativi, spese per la scuola e l’università e altre tipologia di spesa, non saranno oggetto di controllo da parte dell’Agenzia delle entrate”.

Se invece è presente un onere di diverso importo rispetto alla precompilata, tutti i documenti dovranno essere esibiti al Caaf e conservati dal contribuente. “È prevista un’unica eccezione relativa alle spese mediche per le quali il controllo sarà effettuato solo sulla spesa modificata o inserita ex novo in dichiarazione – puntualizza Giovanna Piazzo –. Ricordiamo che la CU relativa ai redditi di lavoro dipendente, pensione, lavoro autonomo e redditi diversi, redditi di locazione breve, dovrà essere sempre esibita e conservata così come tutti gli oneri non forniti da soggetti terzi”.

Fra le novità di quest’anno segnaliamo ai giovani di età compresa fra 20 e 31 anni, con un reddito complessivo non superiore a 15.494 euro, che possono beneficiare della detrazione per canoni di locazione se hanno stipulato nel 2022 o nei tre anni precedenti un contratto di locazione per l’alloggio o una sola stanza, da destinare a propria residenza (beneficio fiscale: da 992 € sino a 2.000 € per i primi quattro anni dalla stipula del contratto). Pertanto, anche se non sono obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi, possono presentare il 730 e ottenere il rimborso in busta paga.

Infine, per chi ha già presentato il 730/2023 e ha dimenticato di far valere una spesa detraibile o deducibile, può presentare il 730 integrativo entro e non oltre il 25 ottobre. Per presentarlo occorre rivolgersi a un Caaf, anche chi ha presentato il modello 730 autonomamente sul sito dell’Agenzia delle entrate.

“Come sempre siamo al servizio dei lavoratori e dei pensionati, alle prese con adempimenti e scadenze fiscali ormai prossime, per assisterli e consigliarli” - afferma Monica Iviglia, Presidentessa del Consorzio Caaf Cgil -. “Ma non dimentichiamo che proprio loro versano allo Stato oltre l’85% dell’Irpef e sono fiscalmente fedeli più di tutti gli altri. Per questo la Cgil e i Caaf manifesteranno a Roma in Piazza San Giovanni il 7 ottobre per una tassazione progressiva, per una seria lotta all’evasione fiscale e per il diritto al lavoro, alla sicurezza e alla salute”.