L’appuntamento è per sabato 28 giugno, alle ore 9.30, presso la base Nato di Sigonella (Siracusa). Rete siciliana contro la guerra e per il disarmo, Cgil, Anpi, Comunità di Sant’Egidio, Legambiente, Libera, Uisp e Zero Waste regionali, terranno un presidio e lanciano un appello all’adesione e alla partecipazione: “Sicilia terra di pace. Il governo impedisca che, con le basi militari statunitensi, il nostro territorio e l’Italia facciano da supporto logistico alla guerra. Si fermi l’escalation”. All’iniziativa hanno aderito anche Federconsumatori, Auser e Sunia regionali, Udu, Udi e l’associazione “Nun si parti”. 

Dalla Cgil Sicilia le dichiarazioni del segretario generale, Alfio Mannino: “Siamo per un mondo e un' economia di pace, non di guerra. Il governo escluda la partecipazione dell’Italia alle operazioni militari in Iran. La Sicilia dice no a entrare dentro il conflitto, anche il governo regionale si esprima”. 

Una base strategica 

Sigonella è una base Nato soprannominata “la portaerei del Mediterraneo” in quanto strategica per operazioni in Nord Africa, Medio Oriente e Sahel. Il sito militare viene ricordato nella storia del nostro Paese perché nel 1985 fu costretto ad atterrarvi, dai caccia americani, un aereo egiziano con a bordo i terroristi responsabili del dirottamento della nave Achille Lauro. L’allora presidente del Consiglio, Bettino Craxi, si rifiutò di consegnare i terroristi alla Delta Force americana, facendo circondare i marines americani dai carabinieri. Un episodio che consistette in un incidente diplomatico con gli Stati Uniti.

Ora Sigonella, con la guerra scatenata da Israele e Stati uniti contro l’Iran, si trova in stato di massima allerta, così come tutte le altre basi militari americane in Italia che sono circa 120, con diverse funzioni. Questi siti costituiscono obiettivi sensibili per eventuali attacchi esterni in situazioni di crisi come l’attuale in Medio Oriente. Benché debbano essere sottoposte all’autorizzazione del governo italiano, le loro attività militari sono sotto il controllo statunitense. Ricordiamo allora i siti più rilevanti, anche con l’aiuto dei dati forniti da PeaceLink.

Da Nord a Sud  

Base aerea di Aviano (Pordenone): è una delle più grandi basi aeree statunitensi in Europa. Ospita il 31st Fighter wing dell’Air Force degli Stati Uniti, con jet F-16. La base svolge un ruolo cruciale nelle operazioni Nato e nelle missioni in Europa, Africa e Medio Oriente;

Caserma Ederle e base Del Din (Dal Molin) a Vicenza: ospita una delle principali unità di pronto intervento dell'esercito Usa in Europa ed è centrale per le operazioni di addestramento e dispiegamento rapido per supportare le operazioni Nato. Più volte la sua presenza e il tentativo di espanderla l’ha messa al centro di proteste del mondo pacifista e ambientalista che ne ha sempre segnalata la pericolosità per il territorio;

Aerobase di Ghedi (Brescia): ospita testate nucleari americane che potrebbero essere usate in caso di un conflitto nel quale è coinvolta l’Alleanza atlantica. Anche Ghedi fu teatro di proteste quando nel 2023 si seppe che vecchi ordigni nucleari erano stati sostituiti da quelli più avanzati tecnologicamente secondo il programma di modernizzazione della Nato;

Base di Camp Darby (Pisa): è un importante centro logistico e di rifornimento per le forze armate statunitensi in Europa, include un grande deposito di munizioni e altre risorse strategiche. Nel 2019 un piano di ristrutturazione della base voluto dalla prima amministrazione Trump fu coperto da segreti militari: questo spinse le autorità locali e i movimenti pacifisti a protestare e a richiedere maggiore trasparenza;

Pisa Ammo storage area: fa parte del complesso di Camp Darby e svolge un ruolo fondamentale nel supporto delle operazioni dell’esercito Usa in Europa, Nord Africa e Medio Oriente;

Naval support activity (Napoli): ospita il comando delle Forze navali degli Stati Uniti in Europa e il comando della Sesta flotta della Marina statunitense. È una struttura chiave per le operazioni navali degli Usa nel Mediterraneo.

Navy active a Gaeta (Latina): struttura navale strategica per le operazioni nel Mediterraneo, supporta le operazioni della Sesta flotta della Marina americana. A Gaeta attracca inoltre la nave ammiraglia della flotta Uss Mount Whitney. 

Augusta bay / Navy active ad Augusta (SIracusa): importante porto di approdo e supporto logistico per le navi della Marina a stelle e strisce, anch’essa supporta operazioni navali strategiche nel Mediterraneo anche con servizi logistici associati alla base di Sigonella.