194,4 miliardi di euro mica bruscolini. Il gruzzoletto del Pnrr nelle mani del governo è potenzialmente la classica bacchetta magica capace in un baleno di trasformare il carbone in oro. La speranza in concretezza.

Ed invece l’uso privatistico della ripresa e resilienza made in Meloni accentra il potere e burocratizza la ripartenza. E la favola in realtà è una favoletta dal finale rovesciato. Con il principe che ridiventa rospo dopo essersi sentito Re.

Ma stavolta a denunciarlo non è la solita opposizione del campo santo stimolata dalla Corte dei Conti che non tornano. I malumori arrivano dai vicini di poltrona preoccupati per gli ospedali al collasso e per i cantieri fatiscenti.

Fitto è il mistero e anche il ministro che si ostina gelosamente a custodire lo scrigno luccicante e incatenato. “Specchio specchio delle mie brame chi è il più disastroso di tutto il reame?”.