"A breve saranno rinnovati i contratti generici per la manutenzione degli impianti nella ex Raffineria e alla Versalis, due aziende del gruppo ENI di Venezia. I contratti di appalto avvengono al massimo ribasso con il rischio che aziende storiche del territorio siano espulse e i lavoratori degli appalti licenziati". È quanto denuncia in una nota la Fiom Cgil di Venezia, che insieme a Cgil e Filctem, ha chiesto l’attivazione urgente di un tavolo di confronto tra le organizzazioni sindacali, la Confindustria e le committenti chimiche dell’ENI.

In concomitanza con l’incontro previsto in prefettura di Venezia il giorno 6 marzo 2015 è stato anche proclamato uno sciopero dei lavoratori delle imprese di appalto, a partire dalle ore 7,45, con manifestazione a Venezia. Il ritrovo dei lavoratori è fissato alle 8,30 in Piazzale Roma.

"Le aziende per raggiungere il massimo ribasso - si legge in una nota  - chiedono al sindacato di tagliare il salario dei lavoratori con la cancellazione degli integrativi e sacrificare parte dell’occupazione con i licenziamenti. Con il ricatto delle committenti e delle imprese di appalto i lavoratori vengono messi con le spalle al muro mentre il potere negoziale del sindacato viene totalmente azzerato. Per evitare i licenziamenti e la riduzione dei già magri salari dei lavoratori degli appalti è necessario che le committenti rivedano le loro scelte e rinnovino gli appalti in modo da valorizzare le competenze e la professionalità, garantire elevati standard di sicurezza e di qualità delle manutenzioni chimiche a Marghera".