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“La vittoria dei sì non solo cancellerebbe due norme inique, ma significherebbe la restituzione della dignità al lavoro e alle persone, per troppo tempo dimenticate in nome di un mercato in cui il lavoro è sempre più precario, sottopagato, senza regole né diritti”. È quanto afferma il Sunia invitando i propri iscritti al sì sui quesiti promossi dalla Cgil che riguardano voucher e appalti. “La vittoria – aggiunge il sindacato degli inquilini – significherebbe rimettere al centro dell'agenda politica il lavoro e la necessità di costruire alternative a un modello che non offre prospettive ai giovani e progressivamente riduce il lavoro esistente”.
L'esito positivo, inoltre, “si rilancerebbe le proposte contenute nel Piano del lavoro della Cgil per creare occupazione con lo sviluppo della ricerca, con l'innovazione nell'industria e nei servizi, con la salvaguardia del lavoro nei settori tradizionali, con un grande progetto di risanamento e messa in sicurezza del territorio. E con una riforma del welfare che parta dalla risposta ai bisogni insoddisfatti come quello della casa e della inclusione sociale”.
Il medesimo impegno giunge dal direttivo nazionale di Federconsumatori che ha deciso di impegnare tutte le proprie strutture "per contribuire al successo della campagna referendaria. Si tratta, infatti, di una battaglia per i diritti e per la civiltà, tesa a tutelare la dignità dei lavoratori e dei cittadini. Da sempre la Federconsumatori si è fatta promotrice di un modello di società e di sviluppo sostenibile, improntata all'inclusività, alla condivisione, all'ampliamento dei diritti, delle conoscenze e delle tutele".
Inoltre, si legge in una nota, "siamo sempre stati impegnati per una attiva collaborazione tra cittadini e lavoratori, per proporre un nuovo modello sociale ispirato alla solidarietà piuttosto che all'esclusione. Per questo i principi e i valori promossi dal referendum non possono che trovare la nostra massima condivisione e sostegno".