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"Mobilitare i lavoratori della scuola per fermare la disgregazione del Paese. Se non avremo risposte andremo verso lo sciopero generale del settore. Questo governo ci racconta che il problema del Paese sono i migranti ma il vero problema sono i 70mila alunni in meno nelle scuole italiane". All’attivo unitario delle rsu, quadri e dirigenti sindacali del mondo della scuola è il segretario generale della Flc Cgil, Francesco Sinopoli, a inquadrare la questione davanti alla platea di oltre 400 persone che oggi (22 marzo) all’IIS “Sannino-De Cillis” di Ponticelli a Napoli, hanno partecipato al primo dei tre attivi unitari interregionali promossi da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals, Confsal e Gilda Unams nell'ambito della campagna di mobilitazione della categoria lanciata dai segretari generali il 7 marzo scorso, che ha visto la partecipazione di delegati provenienti da Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia.
"Esiste un problema di investimenti nella scuola – ha ricordato Sinopoli -. I soldi si prendono dove sono, al Nord come al Sud, stabilendo le priorità a livello nazionale. Dobbiamo fermare l'autonomia differenziata. Lo spopolamento del Sud nasce anche dai mancati investimenti nella scuola. Nel def mancano i soldi per il rinnovo dei contratti. Manca un vero piano per stabilizzare i precari della scuola. Investimento veri sugli organici. Il tempo delle chiacchere è finito: senza fatti parte la mobilitazione". "L'unità sindacale – ha concluso - è la dimostrazione dell'autonomia dei sindacati dalla politica, ecco perché con determinazione andiamo verso lo sciopero senza risposte".
Tanti i temi affrontati durante la discussione: dal contrasto alle ipotesi di regionalizzazione del sistema di istruzione, al rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto a dicembre 2018 puntando a una rivalutazione significativa delle retribuzioni. Soluzioni che consentano da subito la stabilizzazione del rapporto di lavoro dei precari sia nell'area del personale docente che del personale Ata.
Organici che vanno commisurati al reale fabbisogno per docenti e Ata; per questi ultimi è anche necessario il ripristino di condizioni lavorative sostenibili, eliminando il sovraccarico di incombenze, spesso improprie, che grava sugli uffici di segreteria spesso privi di adeguato supporto in termini di strumentazione.
"La scuola della Campania – ha affermato il segretario generale della Flc Cgil Campania, Ottavio De Luca - comincia la mobilitazione a partire da una campagna straordinaria di assemblee nelle scuole del territorio. Inoltre sarà diffuso materiale informativo contro il progetto dell'autonomia differenziata".
Domenica 24 marzo dalle ore 10,00 alle 12,00, in tre piazze della città di Napoli (via Scarlatti, Piazza del Gesù, via Toledo) si terrà la raccolta firme contro l’autonomia differenziata. L’iniziativa è promossa da Flc Cgil, CISL e UIL Napoli e si pone come obiettivo quello di frenare questo disegno disgregatore, elemento pericoloso che rischia di accentuare le differenze sociali e la school choice.