"Dopo le denunce di Adusbef e Federconsumatori anche dall'indagine della Corte dei Conti emerge un analogo risultato di sistematico saccheggio, da parte delle utilities privatizzate, come acqua, energia, tariffe autostradali, con oneri maggiorati da parte di un sistema bancario predatorio che pone a carico della clientela, costi considerevolmente più elevati di quelli riscontrati nella maggior parte degli altri paesi europei". E' quanto affermano in una nota le associazioni Federconsumatori e Adusbef in merito al rapporto della Corte dei Conti sulle privatizzazioni.

"Fusioni bancarie e privatizzazioni che erano state spacciate come elementi di concorrenza e di riduzioni dei costi offerti all'utenza - sostengono le due associazioni - non solo non hanno conseguito economie di scala e miglioramento della qualità dei servizi, ma hanno avuto l'unico scopo di aumentare i costi a danno di consumatori, famiglie e piccole e medie imprese. Solo a partire dal 2002, sono stati sfilati dalle tasche dei consumatori, con il pretesto dell'euro, ben 9.270 euro di rincari a famiglia, per un controvalore di oltre 170 miliardi di euro".