“Venerdì 11 maggio, sciopero nazionale di 24 ore dei lavoratori dei porti e marittimi”. A proclamare la protesta sono unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per “i molti casi di autoproduzione nelle operazioni portuali, a dispetto di quanto previsto in merito dalla legge 84/94 sui porti, con conseguenti ricadute sul tema della sicurezza. Inoltre per  l’incertezza nell’attuazione degli organismi di rappresentanza previsti dalle legge di riforma portuale e che hanno un importante  ruolo consultivo in merito ad autorizzazioni e concessioni. Nonostante tutte le incertezze nella gestione delle novità,  contenute nella riforma recentemente approvata - sottolinea la Filt Cgil - per noi resta un punto qualificante per lo sviluppo economico ed occupazionale per i porti e lo shipping nazionale”.