Alta tensione alla Perugina di San Sisto, dopo le indiscrezioni di stampa riguardanti la possibile cessioni di alcuni marchi della famosa industria dolciaria. Si tiene alle ore 12 di oggi (mercoledì 2 marzo) il fondamentale incontro nella sede di Confindustria di Perugia sul piano industriale Nestlè, che ha visto ieri la proclamazione di un’ora di sciopero a fine turno, per tutta la giornata. Secondo le indiscrezioni, la multinazionale svizzera (proprietaria dello stabilimento dal 1988) intenderebbe cedere le storiche caramelle Rossana e la linea di pasticceria Ore Liete, anche se soltanto i marchi e non le produzioni.

“Siamo di fronte a uno degli esempi di aziende che continuano a riorganizzare” ha commentato ieri (martedì 1 marzo) il segretario generale Cgil Susanna Camusso, a Perugia per una serie di iniziative sindacali. “Sono aziende che, con scelte di questo genere, ci dicono che non intendono investire e innovare, per avere nuova qualità del prodotto, ma semplicemente ridimensionare”. L’azienda per ora non commenta quelli che definisce “rumours di mercato”, mentre grande preoccupazione è stata manifestata dalla presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e dal sindaco di Perugia Andrea Romizi.

L’incontro di oggi con la Nestlè servirà dunque a chiarire la situazione. “Noi teniamo il punto sul nostro contro-piano industriale” spiega il segretario Flai Cgil Umbria Michele Greco, ricordando le proposte per lo stabilimento di San Sisto già espresse ai rappresentanti della multinazionale nell’incontro del 10 febbraio scorso: valorizzazione del brand Bacio, sviluppo dei prodotti storici, produzioni contro-stagionali per bilanciare il calo fisiologico della cioccolata, forti investimenti nel marketing. “Questo - conclude Greco - non solo per salvaguardare gli attuali livelli occupazionali, con 800 dipendenti fissi e 300 circa stagionali, ma anche per  consentire un reale sviluppo della produttività del sito”.