Sono ormai al quinto giorno di sciopero consecutivo con picchetto permanente davanti ai cancelli dell'azienda di Ponte San Giovanni. I lavoratori del magazzino di Grifo Latte non mollano, non accettano la scelta di esternalizzare il loro servizio, affidandolo ad una cooperativa, al solo scopo di abbassare il costo del lavoro e ridurre i loro diritti.

E nella notte tra giovedì 13 novembre e venerdì 14 novembre i lavoratori hanno deciso di alzare il tiro. Alle 3.30 della notte si sono presentati davanti ai cancelli e hanno bloccato l'ingresso, chiedendo la solidarietà dei colleghi della produzione che arrivano per il normale turno di lavoro. "E la solidarietà c'è stata ed è stata la cosa più bella dall'inizio di questa vertenza - commenta Augusto Paolucci, segretario della Flai Cgil dell'Umbria - una dimostrazione di unità tra i lavoratori che non era scontata, vista la paura che condiziona le scelte".

"Così - spiega ancora Paolucci - mentre all'interno dell'azienda c'erano solo i carabinieri e la proprietà, che cercava di convincere i lavoratori ad entrare, all'esterno il fronte si ricompattava, dando nuova linfa ai lavoratori in sciopero che rischiano da un giorno all'altro di ricevere le lettere di licenziamento".

Lettere che però non sono ancora arrivate. E allora la speranza dei sindacati è quella di poter ancora cambiare il finale di questa storia. Lunedì 17 novembre è in programma un tavolo in Regione, convocato dall'assessore allo Sviluppo Economico, Vincenzo Riommi (sarebbe dovuto essere oggi, ma la convocazione a Roma per Ast ha fatto saltare l'incontro).