Filctem Cgil, Femca Cisl, Ugl Chimici, Cisal Federenergia hanno incontrato l’assessore all’Energia della Regione Sicilia Vania Contrafatto per esaminare i problemi legati all'affidamento provvisorio ad Amap dal 1 marzo del servizio idrico integrato per i 42 Comuni della Provincia di Palermo. “Abbiamo verificato e apprezzato l’interesse dell’assessore, che ci ha comunicato di aver attivato dei tavoli tecnici specifici allo scopo di rimuovere tutte le criticità e rispettare i tempi per il passaggio del servizio e dei lavoratori all’Amap – dichiarano i segretari provinciali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Ugl Chimici, Cisal Federenergia Francesco Lannino, Giovanni Musso, Margherita Gambino e Raffaele Loddo - Il primo nodo da sciogliere è la disponibilità economica di 8 milioni di euro che servono per garantire la gestione fino a settembre 2015. A quel punto, alla sola Amap dovrebbe subentrare la società Amap con la partecipazione dei 42 comuni. L'assessorato, attraverso il team di legali incaricati, ha trovato il modo di rendere fruibili le somme ricavandole da quelle inserite nell’esercizio provvisorio per l’emergenza idrica. E saranno rese disponibili solo per situazioni di emergenza accertate e conclamate da ordinanze prefettizie come quella della provincia Palermo. La modifica dovrà essere ratificata dalla giunta regionale, che dovrà deliberare per il trasferimento delle somme dall’assessorato Enti Locali all’assessorato Energia”.

La delegazione sindacale in premessa ha evidenziato ancora una volta l'estrema urgenza di procedere al pagamento delle retribuzioni dei lavoratori, che avanzano 5 mensilità dall’Ato idrico, e la necessità “di una regolare pulizia degli ambienti di lavoro, in cui si profilano fondati rischi di una vera e propria emergenza igienico sanitaria”. Secondo i sindacati, tra i problemi per i quali il passaggio ad Amap sarebbe in una situazione di stallo c’è la provvisorietà del sistema normativo che sovrintende alla gestione del servizio idrico integrato in Sicilia. I segretari di categoria auspicano che il percorso sia condiviso dalle istituzioni “per ridare dignità ai lavoratori e garantire un servizio essenziale ridotto ormai ai minimi termini”. Un appello infine è rivolto al Presidente della Regione, al quale i segretari delle quattro sigle sindacali chiedono garanzie: “Chiediamo alla Regione che vengano rispettati gli impegni presi all’atto dell’ultima proroga di affitto del ramo d’azienda e che venga applicata la legge per garantire l’acqua pubblica con il servizio affidato all’Amap, senza dimenticare i lavoratori, con la “ L” maiuscola che, senza stipendi e ridotti allo stremo delle proprie possibilità in questo momento di estrema crisi garantiscono l’erogazione dell’acqua e la depurazione, servizi essenziali per un vivere civile”.