Le segreterie territoriali di Filcams e Uiltrasporti denunciano quanto sta succedendo nella gara d'appalto dei Musei civici di Venezia, per l'affidamento dei servizi, di guardiania, pulizie, ristorazione e book shop, dove la giunta Brugnaro si rifiuta d'inserire la clausola sociale, a salvaguardia dei 450 lavoratori occupati.

"Fino ad oggi, il Comune e la Fondazione musei hanno rigettato la richiesta, sostenendo che la legge non prevedeva che all'interno della gara ci dovesse essere un clausola di salvaguardia, a tutela dell'occupazione. E che il suo inserimento avrebbe portato all'illegittimità della gara stessa, esponendo quindi il Comune a cause e ricorsi da parte delle ditte che partecipano alla gara. Esattamente il contrario di quel che prevede la legge", denunciano i sindacati.

"Queste non sono giustificazioni, ma banali e puerili scuse, considerando che il Comune corre lo stesso 'presunto rischio' in altre tre gare d'appalto emanate nello stesso periodo di quella dei Musei civici, che contengono - secondo loro - la 'pericolosissima' clausola sociale, ma pericolosa per chi? Per chi già prevede la possibilità di sostituire i lavoratori con le agenzie per il lavoro somministrato? Sono di questi giorni le modifiche al decreto legislativo d'inserire specifiche clausole sociali per le tutele occupazionali nelle gare d'appalto", continuano le due sigle.

"Nell'ultima Commissione consiliare appositamente programmata, la giunta Brugnaro si è rifiutata di sospendere la gara per aggiustare il bando (cosi come richiesto da sindacati e dai consiglieri di minoranza), cosi come dispongono le nuove norme. Inoltre, la maggioranza ha lasciato la Commissione facendo venir meno il numero legale, abbandonando al loro destino lavoratrici e lavoratori, che non sanno se ad ottobre avranno ancora un posto di lavoro", rilevano ancora i confederali.

Cgil e Uil denunciano che "quel che sta succedendo a uno dei più importanti complessi museali italiani sia assolutamente insostenibile, chiedendo l'intervento del ministro Franceschini a tutela dell'organico in appalto nei Musei civici veneziani, visto che queste operazioni sono finalizzate a non garantire ai lavoratori le più idonee tutele. Il sindaco si sta dimostrando sempre più scollegato alle dinamiche sociali e sempre più accanito nei confronti dei lavoratori".

Visto l'avvicinarsi della data della chiusura della gara d'appalto, le segreterie di Filcams e Uiltrasporti hanno diffidato il Comune di Venezia e la Fondazione Musei a inserire le modifiche legislative necessarie alla correttezza della gara d'appalto. Successivamente, chiederanno la convocazione anche delle associazioni imprenditoriali per valutare come l'assenza della clausola sociale possa ripercuotersi, in termini di cause legali, nei confronti delle aziende cessanti che dimetteranno il personale.