Le segreterie regionali di Feneal, Filca e Fillea della Lombardia, nella ripresa dell’attività sindacale dopo la pausa estiva, focalizzano la loro attenzione sulla contrattazione in edilizia mettendo in agenda vari incontri.

Il primo appuntamento è per giovedì 7 settembre alle ore 15.00 a Milano: si riuniranno gli esecutivi unitari territoriali di Feneal, Filca e Fillea della Lombardia per fare il punto sui contratti territoriali in edilizia, che costituiscono il secondo livello di contrattazione. Ad oggi sono stati firmati solo due contratti (Pavia e Brescia), pertanto non è accettabile una situazione che a un anno e nove mesi dalla scadenza dei contratti, produce nei fatti un blocco della contrattazione territoriale. “Le controparti datoriali (Ance e le associazioni Artigiane dei territori) devono dare quei segnali chiari ed inequivocabili sia nei territori dove sono già fissate le date per le trattative sia in quei territori dove si devono fissare per svolgere le trattative”, dichiarano i sindacati in una nota congiunta.

Il secondo appuntamento è fissato per venerdì 8 settembre alle ore 9.30 a Milano presso l’Esem Cpt, in via Newton, dove si svolgerà l’attivo regionale della Lombardia di tutti i delegati, gli operatori e i segretari di Feneal, Filca e Fillea per fare il punto politico e sindacale sulla trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dell’edilizia industria scaduto il 30 giugno del 2016. All’attivo parteciperà, per le segreterie unitarie, il segretario generale della Fillea nazionale, Alessandro Genovesi.

Il tavolo negoziale non è riuscito ad entrare nel merito della piattaforma presentata dai sindacati a novembre 2016. “Siamo rispettosi delle dialettiche interne delle nostre controparti, ma non possiamo accettare che le dinamiche interne all’Ance impediscano nei fatti il rinnovo del contratto. La contrattazione collettiva (sia nazionale che territoriale) è un diritto del lavoratore che non può essere messo in discussione da una situazione contingente delle associazioni datoriali e non escludiamo, se nelle prossime settimane non ci saranno aperture, iniziative di mobilitazioni", concludono le sigle sindacali