La Fp Cgil siciliana lancia un allarme sulla crisi che sta investendo molti Comuni dell'isola, con ricadute negative su lavoratori e cittadini, e, con una nota inviata all’assessore regionale alle autonomie locali e alla funzione pubblica, Bernadette Grasso, chiede “l’istituzione di un tavolo tecnico per la stabilizzazione dei precari degli enti in dissesto” e per “individuare le procedure operative per garantire l’organizzazione degli enti locali”.

“Negli ultimi anni – scrive Clara Crocè, segretaria regionale Fp –, gli enti locali non riescono a chiudere i bilanci, a causa della contrazione dei trasferimenti di risorse e di scelte politiche sbagliate. Ne consegue che i dipendenti di molti comuni subiscono la decurtazione dei salari e il ritardo cronico nel pagamento degli stipendi. Inoltre, si registrano la compressione dei livelli occupazionali dei lavoratori dei servizi, la riduzione dei diritti di cittadinanza e grandi difficoltà nell’applicazione delle procedure di stabilizzazione dei precari di enti locali, città metropolitane e liberi consorzi, considerando che i comuni dissestati e le ex province negli ultimi tre anni non partecipano alla spesa dei contratti”.

Secondo i dati ufficiali, i Comuni siciliani in crisi economica sono 80. Di questi, quelli in dissesto sono 23, quelli in pre-dissesto 28, mentre 24 sono strutturalmente deficitari. “Ma il dato è destinato ad aumentare, considerando che una decina di Comuni ha avviato le procedure. Senza contare la crisi economica delle città metropolitane e dei liberi consorzi”, conclude la dirigente sindacale.