Le decisioni prese ieri sul'Imu rappresentano "un primo passo positivo, ma ancora non è abbastanza". A sottolinearlo sono i rappresentanti di Federconsumatori e Adusbef, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti. "Il vero problema, infatti - sostengono i rappresentanti dei consumatori - è come trovare la copertura per la seconda tranche e, soprattutto, come sarà modulata la service tax in arrivo nel 2014. Non vorremmo, infatti, che si trattasse dell'ennesimo escamotage far pagare l'Imu sotto mentite spoglie. Vigileremo affinché ciò non avvenga, studiando attentamente le modalità con cui sarà definita ed applicata la service tax".

Ora, secondo i consumatori, "il prossimo scoglio da superare è quello dell`Iva: applicare l`aumento significa trascinare il potere di acquisto, i consumi e la produzione industriale sotto i minimi storici, con conseguenze disastrose per l'economia italiana. Basti pensare che le ricadute di questo ulteriore aumento calcolate dall'Osservatorio Nazionale Federconsumatori saranno di 207 euro annui a famiglia tra costi diretti ed indiretti".