"Non è più tempo di annunci, si tratta di mettere alla prova le promesse sui giovani e sui precari. Sfidiamo il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ad intervenire con urgenza nei comparti della conoscenza, martoriati in questi anni dal blocco del turn over, dal definanziamento, dalla precarietà che dilaga". A dirlo è il segretario della Flc Cgil, Mimmo Pantaleo, annunciando l'assemblea nazionale dei lavoratori precari della conoscenza che si terrà mercoledì 9 luglio a Roma dalle ore 10.30 alle 17.30 presso la facoltà di Architettura dell'Università Roma Tre.

"È di questi giorni - ricorda Pantaleo - una quantificazione allarmante dei precari della scuola: oltre 600mila secondo il quotidiano La Repubblica. Seicentomila persone che insieme a tante e tanti colleghi delle Università, degli Enti di Ricerca, dell'Alta formazione artistica e musicale consentono, con il loro lavoro, di tenere in piedi le più importanti istituzioni della conoscenza del nostro paese".

"A loro e ai tanti giovani - preparatissimi, ma disoccupati - che vorrebbero lavorare nei nostri comparti, il nostro Paese deve non una pacca sulle spalle, ma risposte concrete: stabilizzazioni, diritti, sblocco del turn over, universalizzazione dei diritti e delle tutele. Ne va non solo del loro personale destino, ma di quello della Scuola, dell'Università, della Ricerca e dell'Alta formazione artistica e musicale; ne va del futuro dei bambini e dei ragazzi del nostro Paese".

Su questi temi la Flc Cgil intende mettere in campo, a partire da settembre, "una mobilitazione serrata: non consentiremo che si faccia propaganda sulla testa delle lavoratrici e dei lavoratori precari della conoscenza. Per questo chiamiamo le lavoratrici e i lavoratori precari della conoscenza a partecipare il 9 luglio a Roma all'assemblea nazionale "Jobs Map: usciamo dal precariato della conoscenza!" che si terrà nell'aula “Sergio Musmeci” del Dipartimento di Architettura dell'Università Roma Tre, in Largo G. B. Marzi, 10".

Un'assemblea "per definire un'agenda di lotta per lo sblocco del turn over; copertura di tutti i posti vacanti e disponibili nella scuola; il rinnovo dei contratti nazionali; investimenti su scuola, università, alta formazione artistica e musicale e ricerca pubblica; per una riforma del reclutamento e per l'estensione di diritti e tutele a tutti i precari a prescindere dal tipo di contratto con cui lavorano".