“In molte attività e imprese della nostra regione sono utilizzati diserbanti chimici prodotti a base di glifosati. L’Organizzazione mondiale della sanità ha di recente confermato che il glyphosate può provocare danni irreversibili alla salute umana, come il linfoma non Hodgkin e il cancro ai polmoni”. A denunciare l’utilizzo di questa sostanza è la Filt Cgil Veneto, con una lettera scritta al presidente della Regione Luca Zaia, agli assessori regionali all’Ambiente Giampaolo Bottacin e alla Sanità Luca Coletto e alla direzione tecnica Arpav.

La Filt ha segnalato “il pericolo alle aziende del settore che usano diserbanti per l’eliminazione del’'verde molesto’ per chiedere di adottare misure preventive e di necessaria prudenza che evitino manipolazione, uso e contatto con prodotti contenenti glisofati da parte del personale impegnato nella rete ferroviaria o nell’attività stradale”. Secondo la Filt, è senz’altro “necessario che Regione e Dipartimento Ambiente e Sanità traducano in decisioni operative il principio di precauzione per la qualità della vita e dell’ambiente regionale”. Il sindacato veneto dei trasporti, quindi, si aspetta “direttive tempestive e chiare all’indirizzo di imprese che fanno uso massivo di diserbanti chimici e dei molti produttori agricoli (a partire dalle terre vinicole del prosecco e dell’amarone) per salvaguardare salute e ambiente”.

In merito alla segnalazione della Filt Cgil sono giunte due diverse risposte. La Veneto Strade ha sottolineato come “al momento non vi sia alcuna certezza sulla recente classificazione dell’International agency for research on cancer della sostanza”. Pur in assenza di questa certezza, Veneto Strade ritiene comunque di “sospendere cautelativamente l’utilizzo della sostanza”, riservandosi accertamenti riguardo l’utilizzo di prodotti alternativi e l’adozione di misure cautelari. La Rete ferroviaria italiana, invece, ha risposto che i due prodotti a base di glifosate (Touchdown e Kyleo) utilizzati per il diserbo “sono entrambi autorizzati a essere immessi in commercio con decreto del ministero della Salute” e che tutte le operazioni relative, come la manipolazione, lo stoccaggio e l’irrorazione del prodotto, “avvengono conformemente alle indicazioni riportate nella relativa scheda di sicurezza”.