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No della Fp Cgil Medici all’ipotesi di futuri tagli al Servizio sanitario nazionale per 10 miliardi in cinque anni, annunciato dal commissario del governo alla revisione della spesa Yoram Gutgeld. “Non si possono ridurre le tasse sulla pelle degli italiani. È allarme rosso per la salute dei cittadini” commenta il segretario Massimo Cozza all’Adnkronos Salute: “A fronte di una spesa sanitaria italiana inferiore ai principali paesi dell’Unione Europea, e con un numero di posti letto dimezzato rispetto alla Francia, ci saranno sempre più italiani senza cure, che dovranno rivolgersi al privato per avere servizi all’altezza".
Una situazione inaccettabile, aggiunge Cozza, che "genera diseguaglianze e mette a rischio l’aspettativa di vita”. Ma c'è dell'altro: per il segretario della Fp Cgil Medici si sta anche distorcendo il Patto per la salute. “Nel documento – spiega – non c’è scritto da nessuna parte che i risparmi ottenuti in sanità si possono usare per abbassare le tasse. Anzi, dovrebbero rimanere nel settore. Si cambia all’improvviso la politica sanitaria del paese”. Per Massimo Cozza, infine, per gli italiani “sarebbe meglio vivere e pagare le tasse che pagare di meno ma morire”.