“Un testo che recepisce alcune delle nostre proposte, ma non garantisce una risposta occupazionale per tutti i 16 mila lavoratori coinvolti negli appalti delle pulizie delle scuole statali. Chiediamo che vengano avviati tavoli di confronto interministeriali per trovare una soluzione”. Così la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti commenta il disegno di legge di conversione del cosiddetto decreto scuola approvato martedì scorso alla Camera. Ora in via di definizione le norme che regoleranno il processo di internalizzazione.
 
“I posti disponibili – spiega – sono notevolmente inferiori rispetto al personale oggi occupato negli appalti, migliaia di lavoratori non hanno i requisiti per l’internalizzazione, alcuni potranno essere recuperati in una selezione successiva, ma vanno trovate risposte di carattere occupazionale e reddituale per tutti”. Per la segretaria confederale “un’operazione positiva, come quella della internalizzazione, non può essere fatta a discapito di una parte dei lavoratori attualmente occupati, ma deve accompagnarsi a contestuali misure di continuità di reddito e di lavoro per tutti”.
 
“La proroga delle procedure, che sposta l’inizio del processo al 1° marzo, deve quindi consentire – prosegue Scacchetti – l’avvio dei tavoli di confronto interministeriali, finora negati nonostante le nostre richieste”. “Il 10 dicembre a Roma, nel corso del primo dei tre appuntamenti nazionali di mobilitazione unitaria, dedicato alle troppe vertenze aperte, si sentirà forte anche la voce di questi lavoratori e queste lavoratrici”, conclude la dirigente sindacale.