"Le quotazioni del petrolio nuovamente sotto gli 80 dollari al barile rappresentano un evento estremamente importante. Non succedeva dal 6 ottobre 2011.Questo vuol dire che, anche tenendo conto della perdita di terreno dell’euro rispetto al dollaro, vi è un amplissimo margine per la riduzione dei prezzi dei carburanti". Lo affermano Federconsumatori e Adusbef in una nota.

“In particolare, l’iniziativa dell’Eni di riduzione di 20 centesimi può e deve diventare strutturale e continuativa, per tutte le compagnie, indipendentemente dal giorno e dal circuito di vendita", osservano i presidenti delle due associazioni, Rosario trefiletti ed Elio Lannutti I risparmi che ne potrebbero scaturire per ogni automobilista sarebbero notevoli: di oltre 240 euro annui solo in termini diretti, cui si aggiungerebbero ulteriori 191 euro in termini indiretti.

"Sarebbe un vero sospiro di sollievo - si legge nella nota - per gli automobilisti e per tutte le famiglie che, a causa degli ininterrotti rincari dei carburanti, hanno dovuto far fronte ad aggravi estremamente pesanti: basti pensare che rispetto allo stesso periodo dello scorso anno un pieno di benzina costa ben 13,50 euro in più".

"Oltre a un aumento della competitività e una diminuzione dei prezzi di tutte le compagnie in tutti i circuiti di distribuzione   - concludono -  è necessario che il governo prenda una decisione immediata in direzione di una razionalizzazione del settore, un ampliamento della vendita non-oil ed un’apertura della vendita attraverso il canale della grande distribuzione".