Bentrovati allascolto del notiziario di RadioArticolo1. In studio Davide Colella Vite precarie. L'Istat certifica una nuova impennata del lavoro a termine. Su base annua, le rilevazioni di aprile danno nota della crescita di 329 mila posizioni precarie, mentre subiscono una battuta darresto i contratti a tempo indeterminato, diminuiti di 112 mila unità. Peggiora la situazione dei giovani: uno su tre è in cerca di occupazione. Futuro in macerie. A Selvazzano, in provincia di Padova, novantuno lavoratori della Fip Industriale appesi a un filo. Sono le conseguenze del nuovo piano industriale della società impegnata nella produzione di materiali per opere di ingegneria civile, che intende dismettere il ramo edilizia. Dopo aver edificato le cerniere del Mose di Venezia, contava oltre 600 dipendenti. Ora rischiano di rimanere in appena 180. Dario Verdicchio, della Fillea patavina. (sonoro) Vagoni pericolosi. Troppi gli episodi di violenza ai danni di capitreno e pendolari, per questo, dopo l'estate, nelle stazioni lombarde verranno installati tornelli mentre sui treni viaggeranno più agenti in borghese. Sono le azioni per la sicurezza programmate al tavolo in Prefettura. Critici i sindacati dei trasporti: i fondi sono pochi e manca un coordinamento degli interventi. Diritti espressi. Bonus matrimoniale di 250 euro esteso anche alle coppie di fatto. Via libera allo smart working, a una banca ore solidale e a un miglioramento del premio di risultato. Questa l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto integrativo dei dipendenti Lavazza. L'ultima parola proprio a loro, tramite referendum. Il lavoro che cambia. Fino al 15 giugno a Rovereto, in provincia di Trento, la mostra fotografica promossa da Cgil e Arci. Il servizio di Antonia Fama. Il lavoro che cambia è il titolo della mostra curata dalla Cgil e dallArci del Trentino  Alto Adige, in collaborazione con lIstituto Nazionale di Urbanistica, che viene ospitata dal Polo Tecnologico di Rovereto fino al 15 giugno. A partire da settembre sarà allestita a Riva del Garda, Pergine e infine a Trento. Lesposizione è il frutto di unaccurata selezione fotografica, che ha come scopo quello di raccontare attraverso le immagini le trasformazioni del tessuto produttivo della regione. A partire dalla seconda metà del secolo scorso, è iniziato un lungo percorso, che ha portato il territorio a perdere la sua identità rurale, a favore di uneconomia mista, che ha avuto il suo perno nellindustria e nel lavoro operaio. Le fotografie provengono dallarchivio dall'archivio della Provincia, a cui si uniscono sette scatti attuali realizzati da Luca Chistè. La conchiglia della discordia. Lavoro precario, disparità salariale, scarsa sicurezza e attacchi ai delegati sindacali. Sono le gravi violazioni della multinazionale estrattiva Shell denunciate dal sindacato globale IndustriAll. Da mesi le union si battono per il rispetto delle tutele di tutti i lavoratori, diretti e in appalto, dell'azienda petrolifera. E tutto. Per riascoltarci e saperne di più RadioArticolo1.it