Enel continua a chiedere il pagamento dell'energia elettrica per i cittadini delle case colpite dal sisma del maggio 2012, anche se si sono trasferiti e l'abitazione risulta inagibile. E' l'allarme che viene lanciato oggi (10 gennaio) da Federconsumatori in un comunicato.

"Ci viene ancora ripetutamente segnalato da molti cittadini delle zone colpite dal terremoto - spiega la nota -, che avendo la propria casa inagibile a seguito del sisma, ed essendosi trasferiti in un altro alloggio hanno fatto richiesta di trasferimento della loro utenza elettrica, dall'abitazione nella quale hanno la residenza ed oggi inagibile a quella, probabilmente provvisoria, attuale, che Enel richiede ancora il pagamento di 'oneri diversi da quelli dovuti per la fornitura di energia elettrica soggetti ad Iva', per un totale di oltre 85 euro".

Inoltre - aggiungono i consumatori - le bollette in questione sono calcolate sulla base di tariffe più alte, in quanto vengono considerate come “non residenti”. Nell'autunno scorso a seguito della emersione di questa situazione, Federconsumatori "si è fatta promotrice di diverse iniziative sia verso Enel che verso l'Autorità per l'energia Elettrica ed il Gas affinchè si arrivasse in tempi rapidi alla definizione della regolamentazione di tutta questa materia, così come previsto anche dal decreto legislativo 74, in modo da non creare ulteriori problemi a chi di problemi ne ha già tanti".

Purtroppo però "dobbiamo registrare con nostro grande rammarico che a tutt'oggi manca una normativa di riferimento (delibera della Aeeg) che stabilisca tariffe, modalità, tempi,  ecc. da applicare alle bollette per le zone colpite dal terremoto".

"Mentre per quanto riguarda i costi di voltura consigliamo tuttora coloro che si sono visti recapitare una fattura contenente tali costi di non pagarla finché non sarà emanata la delibera dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas - spiega - , non possiamo affermare la stessa cosa, visto il passare dei mesi,  per le bollette contenenti i consumi che sono calcolate con tariffe “maggiorate” in quanto la sospensione farebbe rischiare il taglio della corrente e conseguenti improponibili disagi, quindi non è pensabile attuare una sospensione dei pagamenti in attesa della delibera definitiva".

Una situazione "ingiusta e insostenibile", secondo i consumatori. "Oltre al dramma del terremoto - concludono - della perdita della abitazione, dell'incertezza del futuro, anche queste ingiuste spese che poi dovranno chissà quando, in quanto tempo e come, essere restituite". Federconsumatori ricorda che è disponibile l'assistenza ai cittadini coinvolti presso tutti i suoi sportelli.