Il numero di dicembre 2023 della pubblicazione digitale Inflai si concentra sulla trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i Quadri e gli Impiegati Agricoli, scaduto il 31 dicembre scorso circa 20.000 lavoratrici e lavoratori che svolgono la propria attività nelle  imprese agricole, comprese quelle florovivaistiche e sistemazione e manutenzione del verde  pubblico. "La contrattazione collettiva – scrive Davide Fiatti della segreteria della Flai Cgil nazionale nell’editoriale di apertura – è sempre più strumento indispensabile e fondamentale per la dignità e la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori; sempre è stato così e oggi ancora di più dopo anni in cui il lavoro è stato denigrato, svalutato e reso sempre più precario. Come per tutte le contrattazioni, anche in questo caso serve uno stretto rapporto con le lavoratrici e i lavoratori, al fine di avere il loro sostegno per ottenere i migliori risultati e per avere la loro approvazione dei risultati”.

Nella rivista di questo mese trova spazio, in seconda pagina, il lungo racconto della vertenza vinta dai macellatori di Baldichieri d’Asti dopo 5 mesi di lotta e presidio sotto alla tenda rossa della Flai. Nel pezzo firmato dall’Rsa Cristian Covali trovano spazio tutte le emozioni di un percorso così lungo e difficile finito, grazie al coraggio e alla determinazione dei lavoratori e delle lavoratrici, con la vittoria.

Nella pubblicazione online grande spazio al dramma che stanno vivendo i palestinesi nella Striscia di Gaza e che conferma, ancora una volta, l’attenzione e la sensibilità che la Flai dedica da sempre a questi temi. Potete leggere l’intervista a Rossella Miccio, presidente di Emergency, a cura di Frida Nacinovich. Nel titolo un passaggio dell’intervista: “A Gaza in discussione il concetto stesso di umanità”.

Nelle pagine dedicate alle storie dai territori spazio a un pezzo di Alessandra Valentini sull’apertura di una Casa del Popolo a cura della Flai a Borgo Hermada, nell’Agro Pontino, zona costiera del Lazio in provincia di Latina. Un luogo di incontro, partecipazione, rivendicazione e integrazione per i tantissimi lavoratori stranieri che vivono nel territorio, e spazio a una storia che arriva da Cremona, Lombardia, sulla Vergani, la fabbrica del Natale, dove si produce il torrone, dolce originario proprio di quella terra. 

A pagina 6, oltre a un pezzo dedicato al ruolo degli Enti bilaterali e al rapporto con il sindacato, c’è, come sempre, la foto notizia: questa volta potrete ammirare alcuni scatti di pezzi del  materiale iconografico che la Flai ha ereditato dalla Federbraccianti e dalla Filziat. Per la rubrica a cura dell’osservatorio Placido Rizzotto, Jean-René Bilongo scrive dell’attrazione fatale delle mafie per le filiere agroalimentari.

L’ultima pagina dedicata alle radici e firmata Valeria Cappucci ricorda il 55° anniversario dei fatti di Avola, provincia di Siracusa, risalenti al 2 dicembre 1968, quando la polizia sparò sui braccianti che manifestavano in sciopero da undici giorni, uccidendo Giuseppe Scibilia e Angelo Sigona e ferendone altri 50. “L’intervento armato della polizia – si legge – altro non è che il tentativo delle forze agrarie di spezzare il movimento rivendicativo, di dare una lezione a tutti i braccianti del paese e di raffermare l’autoritarismo padronale”.

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