“Siamo davanti a una tragedia che si ripete quasi ogni giorno – ha dichiarato pochi minuti fa a Collettiva Mario Ridulfo, segretario generale della Cgil Palermo –. Questa volta con un carattere, anche nei numeri, 5 morti, di una tragedia immane. Attorno a me in questo momento vedo la disperazione di colleghi e familiari che stanno iniziando ad arrivare”.

“Sembra che ci fossero due lavoratori interinali di Amap e che gli altri siano dipendenti in subappalto, poiché i lavori erano stati inizialmente dati in appalto a una cooperativa edile di Alcamo che poi ha dato le lavorazioni in subappalto. Le voci in questo momento si rincorrono, ma che ci sia stato subappalto, questo sembra molto probabile”.

“Difficile parlare adesso – continua Mario Ridulfo –, le parole si ripetono spesso stanche, siamo inermi davanti a queste tragedie, frutto di un sistema che specula sulla vita e sul lavoro delle persone, un sistema che pensa che questo sia un costo sostenibile economicamente, altrimenti non si spiegano le norme sullo spezzatino del lavoro, che generano precarietà, insicurezza”.

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“Da una parte c’è la normativa che aiuta precarietà e insicurezza, dall’altra la fame di lavoro che spinge ad accettare il rischio. – dice il sindacalista – Noi sindacati dobbiamo fare sempre di più, quello che facciamo non è mai abbastanza, ma la politica e il governo dovrebbero prendere l’iniziativa, andare oltre il cordoglio”.

Per Rdulfo “la responsabilità è di tutti: dobbiamo costruire le condizioni per prevenire queste tragedie. Qui a Palermo abbiamo 4 ispettori per un milione e duecentomila abitanti e 82 comuni, tantissimi luoghi di lavoro, piccole e piccolissime aziende che sono certe di non essere mai sottoposte a controllo, c’è volontà politica. Evidentemente il sistema pensa che questo sia un costo sociale sostenibile”.