Altre due settimane per provare a cambiare la posizione della multinazionale Jindal, salvare lo stabilimento Treofan di Battipaglia, per il quale è aperta una procedura di licenziamento, e più in generale garantire il futuro delle produzioni del gruppo in Italia. È questo in estrema sintesi il risultato del nuovo confronto sulla vertenza Treofan che si è svolto ieri, 4 febbraio, al Ministero dello Sviluppo Economico e al quale hanno partecipato i rappresentanti di Jindal Italia (ma ancora una volta non la proprietà), i rappresentanti delle Regioni Campania, Puglia e Umbria e le organizzazioni sindacali. Sotto la sede ministeriale un centinaio di lavoratori arrivati dalla Campania e dall'Umbria per far sentire la propria voce.

Di fronte alla richiesta di governo e sindacati di ritirare i licenziamenti l'azienda ha quindi preso tempo, annunciando che presenterà nel prossimo tavolo, già fissato per il 18 febbraio, un piano industriale per l'intero gruppo. All'incontro di ieri era stata convocata dal governo anche la precedente proprietà di Treofan, la M&C, per chiarire alcuni passaggi in merito alla cessione dell'azienda a Jindal. La procedura di vendita presenta infatti non chiari tanto che risulta già al vaglio della Consob e dell'Antitrust, anche attraverso le istanze presentate dal ministero. Tuttavia la vecchia proprietà non si è presentata all'incontro. Sarà da vedere a questo punto cosa deciderà di fare il ministero.

Se la chiusura di Battipaglia è naturalmente l'elemento di maggiore preoccupazione, anche il futuro dello stabilimento di Terni è assolutamente incerto, come ha ribadito stamattina, ai microfoni di Radioarticolo1 (qui il podcast), la segretaria generale della Filctem ternana, Marianna Formica: “Ancora una volta ci è stato detto a parole che per Terni non ci devono essere preoccupazioni – ha spiegato Formica – ma la realtà è che non abbiamo ancora un piano industriale, mentre lo spostamento di ordini sugli altri siti di Jindal continua. E alla richiesta del governo di mettere per iscritto che le produzioni di Terni proseguiranno almeno per tutto il 2019 – ha raccontato ancora la segretaria – i rappresentanti dell'azienda hanno glissato”.

Intanto, al termine del tavolo ministeriale, Sergio Cardinali, della Filctem Cgil, parlando al presidio dei lavoratori davanti al ministero, ha annunciato che la vertenza Treofan sarà ben rappresentata nella grande manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil in programma sabato 9 febbraio a Roma: “Vogliamo mantenere alta l'attenzione su questa vertenza – ha detto Cardinali – perché per noi questa operazione fatta da Jindal è inaccettabile e la manifestazione di sabato a Roma è una grande occasione per farlo”. (Fab.Ri)