In Emilia Romagna i sindacati proclamano uno sciopero di 8 ore dei lavoratori della Dinazzano Po SpA per il prossimo 3 novembre: “Le lavoratrici ed i lavoratori sono stanchi di aspettare la concretizzazione delle promesse avanzate dell'azienda – scrivono in un comunicato Filt Cgil, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Autoferro regionali –. Da oltre un anno attendono di rinnovare la contrattazione integrativa aziendale e di sistemare alcune questioni normative e di legge. L'azienda tuttavia, continua a fare melina, cercando allungare il brodo, e i tempi, con sotterfugi inutili e dannosi, alternando falsa disponibilità ad arroganti chiusure”.

I sindacati ritengono necessario rinnovare celermente la contrattazione di secondo livello partendo dalle proposte di piattaforma inviata dalle organizzazioni sindacali, “soprattutto in questi anni durante i quali il combinato disposto dell'inflazione e del fiscal drag ha eroso totalmente il potere d'acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori.

La stragrande maggioranza delle maestranze della Dinazzano Po SpA arranca con stipendi da 1300/1500 euro al mese con una qualità del rapporto vita-lavoro totalmente sbilanciato a danno della vita privata e tutto questo a fronte di un impegno cospicuo di ore giornaliere e settimanali, di pochissimi giorni di riposo richiesti a personale altamente specializzato. L'azienda non può continuare a menare il can per l'aia, servono risposte certe e soprattutto celeri sul rinnovo della contrattazione e sul futuro dell'azienda in termini industriali e di sostenibilità e della sua credibilità ed affidabilità nelle relazioni sindacali”.

A sostegno dell'azione di sciopero, che si svolgerà dalle 9 alle 17, i sindacati terranno un presidio sotto la sede aziendale in Reggio Emilia nei pressi della stazione ferroviaria.