Centinaia di Rsu e Rsa Cgil hanno sottoscritto l’Appello delle lavoratrici e dei lavoratori uniti per i diritti e il lavoro stabile, promosso dalla Confederazione a sostegno della lotta di chi lavora in somministrazione (ex interinali). “Le manifestazioni di solidarietà continuano ad arrivare da tutta Italia – commentano Francesca Re David, segretaria confederale Cgil e Davide Franceschin, segretario nazionale Nidil Cgil –. La mobilitazione dei colleghi diretti a fianco dei somministrati rafforza la lotta per i diritti e le tutele di tutte e tutti.

Quello della somministrazione lavoro è un settore che, oggi, riguarda oltre 500 mila posti di lavoro spalmati su tutti i settori produttivi e coinvolge quasi un milione di persone l’anno, con un giro d’affari in costante crescita che si aggira oggi intorno agli 15 miliardi di euro, circa un punto di Pil. Coloro che generano valore al settore sono le lavoratrici e i lavoratori stessi, che, assunti dalle agenzie per il lavoro, vengono poi mandati in missione (somministrati appunto) presso le aziende “utilizzattrici” per pochi giorni, o mesi o anche anni.

In questo settore, il Ccnl è scaduto da oltre 24 mesi e ne sono passati 18 dalla presentazione della piattaforma sindacale per il rinnovo, ma dopo decine di incontri in cui si sono sviluppati approfondimenti su tutti i temi, le associazioni datoriali, Assolavoro e Assosomm, hanno comunicato l’intenzione di non proseguire il confronto.

La trattativa per il rinnovo del Ccnl, si legge in un comunicato Nidil “deve ripartire immediatamente, per dare risposta alle esigenze di migliaia di lavoratrici e lavoratori. Per questo motivo, le rappresentanze sindacali delle categorie della Cgil hanno deciso di sostenere la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori in somministrazione per la conquista del rinnovo del contratto collettivo nazionale, a partire dagli obiettivi della piattaforma unitaria presentata da Nidil Cgil, Felsa Cisl e UilTemp, le categorie che rappresentano e tutelano i somministrati.

Tra i punti principali delle rivendicazioni, la redistribuzione dei profitti delle agenzie per il lavoro alle persone che lavorano. “Il principio che va affermato è che, a parità di lavoro, devono corrispondere parità di diritti, retribuzione e continuità lavorativa” sottolineano i delegati sindacali nell’appello.

“Nei luoghi di lavoro da noi organizzati – concludono – opereremo insieme per dare stabilità e qualità al lavoro, responsabilizzando le aziende che utilizzano la somministrazione e sostenendo il protagonismo e le rappresentanze dirette delle lavoratrici e dei lavoratori.”