Nella giornata di oggi si è svolto, su richiesta del sindacato, un confronto al Mim sulla formazione del personale docente. “L’intenzione del ministero è quella di introdurre la formazione “incentivata” per decreto, ignorando totalmente sia le prerogative contrattuali sulla formazione del personale, che le competenze in merito degli organi collegiali”, si legge in una nota della Flc Cgil.

Che aggiunge: “Le materie che riguardano la formazione e la carriera del personale della scuola si regolano per contratto e quelle che attengono alla programmazione delle attività, compresa la formazione, competono agli organi collegiali”.

Per il sindacato è “inaccettabile un modello di valutazione degli insegnanti basato sulla ‘condotta professionale’ e sul rendimento degli alunni e che ripropone addirittura la performance, peraltro esclusa per legge nelle istituzioni scolastiche. Queste modalità oltre a essere inammissibili contrattualmente, sono quanto di più lontano dalla realtà delle condizioni di lavoro del personale docente”.

Il decreto per la Flc Cgil “va ritirato e subordinato all’apertura delle trattative sindacali di rinnovo del contratto per il triennio 2022-24. Riteniamo infatti che, invece di esercitarsi in improbabili percorsi che avranno effetti solo dal 2032, il ministero dovrebbe dedicarsi al reperimento delle risorse per il rinnovo, alla elaborazione dell’atto di indirizzo e alle indicazioni, anche sulla formazione, da trattare in negoziato”.

"Evitando di riesumare schemi vecchi di vent’anni, il governo trovi le risorse per il recupero dell’inflazione che ha già eroso gli ultimi incrementi contrattuali”, termina la nota.