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“Le minacce di cassa integrazione arrivate da Esselunga, comprando intere pagine di giornale, sono il peggiore esempio di un’azienda che si crede completamente deresponsabilizzata rispetto alle condizioni di lavoro di chi lavora esclusivamente per il suo servizio”. Così il segretario generale Cgil Milano alle porte dell’incontro in Prefettura di Filt Cgil.


I vertici di Esselunga hanno infatti dichiarato attraverso le pagine dei quotidiani che ”se non cessano gli scioperi contro le aziende delle consegne” ci sarà la Cig per 750 lavoratori. Un’astensione dal lavoro degli addetti ai servizi di consegna esternalizzati proclamata in Lombardia dai sindacati a fronte di “comportamenti aziendali discriminatori e pratiche gestionali arbitrarie”.
“Quando il lavoro in appalto – prosegue Stanzione – è così indispensabile per il servizio viene da chiedersi quali siano le ragioni delle esternalizzazioni. La mobilitazione dei lavoratori di Esselunga parla a tutto il mondo del lavoro, alle lunghe filiere degli appalti e dei subappalti in cui troppo spesso si registrano infortuni e morti sul lavoro.
Le vicende del recente passato di Esselunga dovrebbero maggiormente responsabilizzare il committente. Ci aspettiamo che l’incontro di oggi possa veder concretizzare delle soluzioni. Non basta una carta Fidaty perché clienti e lavoratori abbiano fiducia nei confronti di un marchio, ma comportamenti socialmente responsabili”.