Paola non è morta, perché vive nelle lotte che il sindacato sta portando avanti, perché ogni anno viene ricordata, perché in suo nome si chiedono e si rivendicano dignità e diritti per i braccianti agricoli e per i lavoratori tutti. È diventata un simbolo Paola Clemente, stroncata dalla fatica e dal caldo nelle campagne pugliesi il 13 luglio di dieci anni fa, mentre era impegnata nell’acinellatura dell’uva.

Per lei la Flai Cgil ha promosso un murale dello street artist Jorit, inaugurato il 14 luglio ad Andria a Largo Grotte. Realizzato sulla parete esterna degli uffici comunali, ritrae il volto della lavoratrice a fianco di una rappresentazione del Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo, mettendo insieme le lotte del passato e quelle del presente.

“In questo murale voluto dalla Cgil a dieci anni di distanza, nell’occhio di mia moglie vedo la figura di Giuseppe Di Vittorio – racconta Stefano Arcuri, marito di Paola -, colui che ha iniziato il sindacato. Lui era di Cerignola, però viveva in queste zone ed è qui che ha iniziato per la costruzione del sindacato. La speranza è che questa opera possa servire non solo a ricordare, ma anche ad alimentare l’impegno contro tutte le forme di sfruttamento. Devo dire grazie al sindacato, la Cgil ci è stata molto vicina e lo è ancora oggi, con questa e altre iniziative”.