Filcams, Fisascat e Uiltrasporti di Roma e Lazio sono state convocate d'urgenza nella sede di Roma Multiservizi per alcune comunicazioni urgenti. "Durante l'incontro (avvenuto oggi, 23 ottobre, ndr) - ricostruisce una nota dei sindacati -, il responsabile delle risorse umane ci ha preannunciato l'imminente apertura di una procedura di licenziamento collettivo, legato, secondo dichiarazioni aziendali, all’incertezza sulla continuazione dell'appalto Global service e refezione nidi, su cui operano migliaia di lavoratori tra personale operativo e amministrativo. L'azienda precisa che, ad oggi, non vi sono rassicurazioni su eventuali proroghe oltre il 31 dicembre prossimo, a cui si aggiunge che l'appalto potrebbe essere anche revocato prima di tale data, come emerge da alcune dichiarazioni da parte dell'amministrazione capitolina", proseguono i sindacati nella nota unitaria. 

"Abbiamo manifestato dissenso sulla legittimità della procedura di licenziamento collettivo, anche in considerazione delle norme di diritto e contrattuali che tutelano la continuità occupazionale negli appalti di servizi, e riteniamo che tale procedura alimenti ulteriormente il clima di tensione sociale, per cui giudichiamo l'azienda Roma Multiservizi e Roma Capitale uniche ed esclusive responsabili. Le lavoratrici e i lavoratori sono fortemente preoccupati per il loro futuro, anche alla luce della vertenza ancora irrisolta sul mancato pagamento del salario", aggiungono le tre sigle di categoria di Roma e del Lazio.

"Ribadiamo la necessità di avviare un confronto risolutivo congiunto con tutte le parti interessate, Ama, Rekeep, Roma Multiservizi e Roma Capitale, per porre fine al disastro sociale che questa lotta fra poteri politici ed economici sta generando. Visto l'interesse da parte della sindaca Virginia Raggi sul richiamo al senso di responsabilità da parte di chi si occupa della tutela dei lavoratori, le chiediamo il 'dovuto atto di responsabilità', da lei sempre annunciato e manifestato pubblicamente con i lavoratori della Roma Multiservizi e, ad oggi, mai messo in atto, di procedere nei confronti della società al ritiro della procedura di licenziamento collettivo per le migliaia di lavoratori ancora al servizio dei cittadini di Roma Capitale, da lei sempre rassicurati. La nostra richiesta di internalizzazione in una società in house del servizio e dei lavoratori addetti è l'unica soluzione che garantirebbe continuità, qualità e tutela dell'occupazione", concludono i sindacati.