Un lavoratore di 64 anni è morto all’interno dell’Aeroporto di Fiumicino a seguito di una caduta dall’alto. Secondo le prime informazioni, l’uomo che lavorava in subappalto sarebbe caduto, per cause ancora da chiarire, mentre operava sul tetto di un'officina. 

A quanto si apprende, questa mattina, 22 luglio, intorno alle 7.30, un operaio della ditta Lazio Servizi Srl, incaricata dei lavori da Quick Turn Engine Center Europe Srl, azienda che si occupa di interventi su motori aeronautici, ha perso la vita per un infortunio sul lavoro che si è verificato presso l’officina, gestita da diversi anni dalla stessa società, situata nelle vicinanze del varco numero 5 dell’aeroporto di Fiumicino. Le condizioni sono apparse subito gravi e, nonostante il tempestivo intervento dell’elisoccorso e dell’ambulanza, per l’operaio non c’è stato nulla da fare. Sul posto è presente la magistratura per i primi accertamenti sulla dinamica dell'incidente.

Cgil Roma Lazio: “Nella catena degli appalti e dei subappalti che si muore sul lavoro”

“Una tragedia – scrive la Cgil di Roma e del Lazio – per la quale esprimiamo il nostro cordoglio, che c’indigna profondamente e su cui chiediamo che si faccia chiarezza nel più breve tempo possibile. La dinamica spinge a chiedersi se fossero presenti e correttamente utilizzati i dispositivi anticaduta”.

“L'incidente di oggi, purtroppo – sottolinea la Cgil – testimonia ancora una volta che è nella catena degli appalti e dei subappalti che si muore sul lavoro. Per questo continuiamo a mobilitarci affinché si cambino le regole degli appalti con l’obiettivo di garantire la salute e la sicurezza, anche attraverso una maggiore responsabilizzazione delle committenti. Per fermare la strage sui luoghi di lavoro serve l’impegno di tutti, anche del sistema delle imprese, che non può restare a guardare. Nei primi cinque mesi dell’anno, nel Lazio, sono stati denunciati 17.925 infortuni sul lavoro, il 3,75% in più dello scorso anno, mentre gli infortuni mortali accertati sono 29”.