A Monza l’accordo integrativo 2026-2028 segna una svolta per chi lavora nel Gruppo Roche. Dopo una trattativa definita “complessa ma costruttiva”, Rsu, Filctem Cgil e Femca Cisl hanno ottenuto un risultato che unisce salario, welfare e nuovi diritti sociali.

Un patto che, nelle parole dei sindacati, valorizza il lavoro quotidiano e risponde ai bisogni reali delle persone. La relazione sindacale con l’azienda ha permesso di uscire dal perimetro del semplice rinnovo e di costruire un modello che rafforza i diritti dentro e fuori il luogo di lavoro.

Genitorialità, conciliazione e inclusione: il nuovo blocco sociale

L’accordo ridisegna il perimetro delle tutele, mettendo al centro chi ha figli piccoli, chi rientra da un periodo di maternità o chi vive fragilità personali e familiari. Il congedo parentale retribuito per il padre o secondo caregiver sale a 17 giorni, superando nettamente gli standard nazionali. Per chi ha bambini alla scuola dell’infanzia o al nido arriva un contributo fisso, rispettivamente di 55 e 100 euro al mese, segnale di una politica familiare che non resta sulla carta. Le madri e i genitori al rientro dalla maternità ottengono la corsia preferenziale per lo smart working, mentre la banca ore per le ferie solidali offre una rete di protezione interna tra colleghi.

Tra le novità spicca anche il sostegno legale per le vittime di violenza, con un giorno retribuito dedicato all’orientamento. E c’è un impegno forte sulla tutela dei lavoratori con Dsa, a cui vengono garantiti orari flessibili e un principio chiaro: nessuna discriminazione.

Studiare, formarsi, accompagnare: più tempo e più tutele

La trattativa ha permesso di consolidare anche un capitolo spesso trascurato: quello del tempo per sé. Per chi studia arrivano 28 ore aggiuntive di permesso annuale. Per chi segue i figli nei momenti chiave della crescita vengono riconosciuti un giorno di permesso per l’inizio della scuola primaria e un altro per la presentazione della laurea. Interventi specifici che restituiscono valore al tempo e alle responsabilità familiari, senza costringere i lavoratori a scegliere tra affetti e lavoro.

Premio di partecipazione più alto e welfare potenziato

Sul piano economico l’accordo garantisce un premio di partecipazione in crescita nel triennio, legato a obiettivi di produttività e sostenibilità. A questo si aggiunge un meccanismo che valorizza la conversione del premio in welfare, con un bonus aziendale che può arrivare fino al 20%: un modo per trasformare il lordo in un beneficio netto reale. Confermato anche il Credito Welfare Base da 1.800 euro, che diventa parte stabile dell’impianto dell’accordo, dando ai dipendenti una soglia di sicurezza economica costante.

Sindacati: “Un accordo che cambia la vita quotidiana”

Ermanno Donghi, segretario generale Filctem Cgil Monza Brianza, e Tiziano Cogliati, segretario generale Femca Cisl Monza Brianza Lecco, rivendicano il valore dell’intesa. “Il dialogo e la contrattazione – spiegano – restano lo strumento più efficace per migliorare concretamente le condizioni di lavoro. Le lavoratrici e i lavoratori Roche ottengono un aumento salariale stabile e, soprattutto, un pacchetto di diritti che li supporta nelle sfide quotidiane, dalla genitorialità all’inclusione”.