Un’altra morte sul lavoro si è verificata oggi, 24 aprile, a Oppido Lucano, in provincia di Potenza. È successo nel corso della mattinata. La vittima è un operaio, Donato De Luca di 56 anni, originario del posto. Lo riferiscono le agenzie di stampa.

Secondo le prime informazioni, l’uomo è caduto dall’impalcatura nel cantiere di costruzione di una nuova chiesa. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i Carabinieri, per ricostruire la dinamica dell'incidente.

A quanto si apprende, il lavoratore sarebbe stato colpito da una lamiera mossa dal vento e per questo sarebbe precipitato al suolo, cadendo da un’altezza di circa tre metri.

Fillea, Filca, Feneal: “Occorrono nuove e più adeguate norme per l’attività di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro di competenza della Regione Basilicata”

“Lo stillicidio di infortuni gravi e mortali sul lavoro contrassegna la quotidianità del lavoro anche nella nostra Regione”. A scriverlo in un comunicato unitario le categorie degli edili di Cgil, Cisl, Uil.

“L’ennesimo, oggi, in un cantiere edile, ad Oppido Lucano, nell’ambito dell’esecuzione di lavori per la realizzazione di nuovo complesso parrocchiale.

Si ripete, dunque, il dramma di un lavoratore che esce di casa per guadagnarsi da vivere e in quella casa non fa più ritorno, sottratto per sempre agli affetti dei sui cari ai quali sarà per sempre sconvolta l’esistenza.

Purtroppo, ancora una volta, è a loro che va il nostro profondo cordoglio e un sentimento di vicinanza e solidarietà, sicuri che l’autorità giudiziaria saprà fare piena luce sulla effettiva dinamica del grave accadimento e perseguire eventuali responsabilità.

Come sempre si susseguiranno dichiarazioni di cordoglio delle pubbliche autorità, che rifluiranno nell’oblio appena spenti i “ riflettori” per poi riproporsi con le stesse modalità e gli stessi contenuti al prossimo evento di “ morte nera “ sul lavoro.

La questione di fondo che abbiamo davanti è che la salvaguardia della vita e la tutela della salute e della sicurezza delle persone che lavorano devono essere poste sempre al centro di una cultura e una prassi della”prevenzione” per concorrere, al contempo, a restituire al lavoro dignità e valore sociale.

Cadere dall’alto di una impalcatura o di una piattaforma aerea, essere folgorati o gravemente ustionati da una scarica elettrica, essere travolti da un automezzo da lavoro o schiacciati da un muro o da un pilastro, rimanere sepolti sotto tonnellate di terriccio sono quasi mai conseguenze del caso, ma di un insieme di cause prevedibili e quindi evitabili, al centro delle quali, spesso, ci sono la mancata valutazione dei rischi e la carenza di misure di prevenzione e di dispositivi di sicurezza.

Il punto è che spesso in molti luoghi di lavoro, a partire dai cantieri edili privati e nella filiera degli appalti e subappalti lo Stato di diritto è cosa sconosciuta.

Per queste ragioni Fillea Cgil Filca Cisl Feneal Uil rivendicano, da un lato, il potenziamento di organici e servizi di prevenzione e vigilanza dell’Ispettorato del Lavoro e delle Aziende Sanitarie e, dall’altro, la cancellazione del subappalto a “cascata”, degli affidamenti al massimo ribasso e l’estensione agli appalti privati delle norme del “ Codice dei Contratti Pubblici “ circa l’obbligo di applicare il Contratto Collettivo Nazionale dell’edilizia in tutte le fasi di esecuzione dei lavori, il divieto di ribassare i costi della manodopera e della sicurezza, la parità economica e normativa tra lavoratori in appalto e subappalto, la responsabilità solidale tra committente-appaltatore-subappaltatore.

Per queste ragioni, Fillea Filca Feneal Basilicata chiederanno al Presidente appena rieletto e alla nuova Giunta Regionale di approvare, come primi atti di Governo, nuove e più adeguate norme in materia di indirizzo per l’attività di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro di competenza della Regione e delle due Aziende Sanitarie Territoriali, nonché la immediata costituzione del Comitato Regionale di Coordinamento, previsto dal Testo Unico nazionale sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, presieduto dal Presidente della Regione e fondato sulla partecipazione di tutti i soggetti istituzionali preposti ( INPS,INAIL, Vigili del Fuoco, Aziende Sanitarie ) e sociali ( Organizzazioni Sindacali ed Imprenditoriali ) chiamati ad ideare e a progettare le politiche della prevenzione e a favorirne la corretta attuazione su tutto il territorio regionale.

Per queste ragioni, infine, in collaborazione con le organizzazioni imprenditoriali del settore edile, sosterremo sempre più la diffusione dell’attività dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali del sistema bilaterale edile regionale, quali effettivi agenti della prevenzione e della sicurezza nei cantieri edili.

Solo in questo modo, pensiamo, si possa onorare tutti i giorni coloro che sono morti per il lavoro e sul lavoro e contrastare con efficacia questa drammatica piaga che affligge il mondo del lavoro”.