Due operai sono rimasti gravemente feriti a Pompei, nel pressi della stazione ferroviaria. Secondo quanto si è appreso erano intenti a effettuare lavori a un impianto a un’altezza di 15 metri, sembrerebbe su un carrello elevatore, quando sono precipitati.

Da fonti sindacali sembra si tratti di due operai, italiani, di 43 e 35 anni, della ditta Medinok di Casoria che opera in subappalto per Telecom. Il più grave è quello che è caduto sui binari. 

Secondo le prime ricostruzioni ha ceduto il braccio idraulico e il cestello è precipitato da 15 metri di altezza. Il fatto oggi, 28 luglio, all’ora di pranzo nella città in provincia di Napoli, in viale Unità d'Italia. Sul posto la Polizia municipale che ha avviato le indagini su delega della Procura di Torre Annunziata e gli agenti del commissariato. Secondo una prima ricostruzione, i due, mentre si trovavano al lavoro all’interno di un cestello mobile, sono precipitati a causa della rottura del braccio meccanico. In corso i rilievi per verificare la dinamica e le cause precise dell'incidente. Gli operai sono stati soccorsi e trasferiti d'urgenza in gravi condizioni all'ospedale del mare di Napoli.

La dinamica dell’infortunio riporta alla mente la morte dei tre operai avvenuta in un cantiere di Napoli venerdì scorso. Anche in quel caso le vittime sono state sbalzate dal carrello elevatore facendo un volo di quasi venti metri.

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Cgil Napoli e Campania: “In tre giorni due episodi con dinamiche simili, la prevenzione del rischio non deve essere vincolata al profitto”

“Non sono passati neanche tre giorni dalla tragedia al Rione Alto e oggi – ha scritto in una nota di commento la Cgil Napoli e Campania – assistiamo a un nuovo gravissimo incidente sul lavoro con modalità simili a quello che è costato la vita ai tre operai edili precipitati da un palazzo in ristrutturazione nel quartiere collinare di Napoli. Anche in questo caso attendiamo che si faccia al più presto piena chiarezza sulla dinamica e sulle responsabilità, ma non possiamo non sottolineare, ancora una volta, come la prevenzione in materia di sicurezza sul lavoro deve essere una priorità non vincolata al profitto e al risparmio per le aziende. Ancor di più quando si opera ad altezze considerevoli, come avvenuto oggi e venerdì scorso”.