Sono Ciro Pierro, Vincenzo Del Grosso e Luigi Romano i tre operai morti stamattina, 25 luglio, mentre effettuavano dei lavori di manutenzione in un palazzo del quartiere Arenella di Napoli. Sono originari di tre comuni diversi della provincia di Napoli. Del Grosso aveva 53 anni; Pierro aveva compiuto 61 anni; Romano ne aveva invece 66. Nelle ore successive alla tragedia si è appreso che il titolare della ditta e altre due persone impegnate nei lavori si sarebbero salvate fortunosamente. Si sarebbero trovate, infatti, sul tetto dell'edificio con i tre operai morti, ma sarebbero andate via poco prima, senza utilizzare il montacarichi che si è ribaltato.

Il fatto

Il grave incidente sul lavoro è avvenuto poco dopo le 9:30 in via Domenico Fontana a Napoli, quartiere Vomero. Secondo una prima ricostruzione, gli operai erano impegnati in lavori di manutenzione ad una palazzina, quando è improvvisamente crollato il ponteggio mobile. Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine, primi rilievi a cura degli agenti dell'ufficio prevenzione generale della Questura di Napoli e delle Volanti.

I lavoratori erano dipendenti della ditta individuale Vincenzo Pietroliongo. Al momento dell’incidente erano sul montacarichi che stazionava all’altezza del sesto piano quando è crollato il ponteggio mobile. Gli operai hanno fatto un volo di venti metri prima di schiantarsi al suolo. Secondo un’altra ricostruzione l’ascensore del cantiere potrebbe essersi improvvisamente capovolto. Un barbiere che ha rilasciato una testimonianza a Repubblica ha parlato di “boato pazzesco udito intorno alle 9:25”.

Il carrello non avrebbe retto al peso dei tre operai e di un rotolo di bitume

Forse non ha retto al peso eccessivo – costituito dai tre operai e da un rotolo di bitume – la parte alta della colonna a cui era agganciato il cestello che, dopo il cedimento di alcuni componenti, si è ribaltato facendo precipitare nel vuoto i lavoratori. Si sta concentrando anche su questo aspetto l'attenzione della Procura di Napoli che oggi, con il procuratore aggiunto Antonio Ricci e con il sostituto Stella Castaldo, hanno eseguito un sopralluogo sul luogo della strage, costata la vita a tre lavoratori. Gli inquirenti analizzeranno i dati tecnici del cestello e dell’intera struttura a cui era collegato, per verificare se, effettivamente, era in grado di sopportare quel carico. I magistrati della sesta sezione ‘Lavoro e Colpe professionali’ hanno chiesto la documentazione e attendono di avere un quadro più completo prima di effettuare eventuali iscrizioni nel registro degli indagati e ipotizzare reati da contestare.

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