Sciopero oggi (giovedì 27 novembre) di un’ora in tutti gli stabilimenti europei del gruppo Rheinmetall, sia civili sia difesa. Lo stop è stato proclamato in tutti i 20 siti continentali (per complessivi 7.800 lavoratori) a seguito dell’annuncio della vendita del settore civile e automotive a livello mondiale.

Martedì 25 novembre si è tenuto a Roma, presso il ministero delle Imprese, un incontro con la direzione Rheinmetall Italia e Pierburg per discutere della situazione degli stabilimenti Italiani di Lanciano (Teramo), Livorno e Torino.

“Abbiamo espresso le nostre preoccupazioni e abbiamo richiesto le motivazioni reali del passaggio societario, soprattutto in un momento che vede il settore dell’automotive in profonda crisi”, scrivono Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil.

“Abbiamo chiesto all’azienda – proseguono i sindacati – garanzie affinché ogni potenziale acquirente sia preventivamente valutato sulla base di un piano industriale credibile, incentrato su investimenti, garanzie occupazionali e salvaguardia dei siti italiani dal rischio di delocalizzazioni”.

Fiom, Fim e Uilm così concludono: “Al governo abbiamo chiesto di monitorare in maniera costante l’evoluzione del processo di vendita, con incontri di monitoraggio prima di qualsiasi scelta irreversibile. Il ministero ha convenuto che sia necessario un confronto costante preventivo a qualsiasi scelta aziendale. Il prossimo incontro è previsto per il 29 gennaio 2026, salvo eventuali accelerazioni del processo di vendita”.