A Nerviano, nel cuore del polo scientifico milanese che per decenni ha prodotto ricerca e farmaci oncologici innovativi, si è svolta un’assemblea diversa dalle altre. Non solo per l’affluenza — alta, attenta — ma per la presenza dei segretari generali della Cgil e della Filctem, Maurizio Landini e Marco Falcinelli. Un segnale politico preciso: la vertenza Nms non è un capitolo locale, ma uno dei nodi che raccontano lo stallo del modello industriale italiano.
Per i ricercatori del Nerviano Medical Sciences, però, il futuro resta sospeso. Tutto dipende dall’incontro decisivo convocato dal ministero delle Imprese e del made in Italy il 10 dicembre. Fino ad allora, l’incertezza è totale.
La vertenza è arrivata a un punto di non ritorno. Marco Falcinelli, segretario generale Filctem Cgil, ha confermato come dopo due confronti al ministero sia emerso un soggetto industriale – non un fondo finanziario – interessato a rilevare il centro ricerche. Una possibilità concreta, ma ancora fragile: senza un’accelerazione del governo, il tavolo rischia di deragliare da un momento all’altro.
Per Maurizio Landini, la giornata di oggi si inserisce in una battaglia più ampia. “Siamo venuti per dire che la Cgil sostiene la lotta dei lavoratori. Le ragioni che portiamo in piazza il 12 dicembre sono le stesse: servono nuove politiche industriali, serve intervento pubblico. Altrimenti il Paese arretra”.






















