“Qualsiasi intervento, come quello proposto con un emendamento al decreto Milleproroghe dal Consiglio nazionale dei commercialisti, che comporterebbe un allungamento dei tempi, già troppi lunghi, di erogazione della cassa integrazione ai lavoratori è inaccettabile”. Lo afferma in una nota la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti. “Abbiamo appreso infatti, da fonti giornalistiche, che il Cndcec – prosegue la dirigente sindacale – ha chiesto di intervenire, il prima possibile, per prorogare le scadenze delle imprese in materia di cassa integrazione. Un intervento che farebbe inevitabilmente slittare i pagamenti della cig ai lavoratori. Non possiamo quindi che essere contrari”.

“Oggi, con le misure prese con il dl Rilancio – spiega Scacchetti – le aziende hanno tempo fino al mese successivo a quello di sospensione degli stessi lavoratori e comunque entro 30 giorni dall’autorizzazione ricevuta dall’Inps. Già ora con queste tempistiche i lavoratori ricevono, in assenza di inconvenienti e ritardi, il pagamento della cassa integrazione a circa tre mesi successivi all’evento. Un ulteriore intervento che andrebbe a peggiorare la già critica e incerta situazione reddituale dei lavoratori - ribadisce in conclusione Scacchetti - è inammissibile”.