Un progetto di formazione atipico, non strettamente sindacale, i cui corsi sono rivolti a tutti i lavoratori della pubblica amministrazione, ma anche a tutti i cittadini che vogliono partecipare ai concorsi pubblici. È un’offerta formativa a cura della Cgil nazionale, della Fp Cgil e del Forum della pa. Questo, l'oggetto della nuova puntata di 'Quadrato rosso. la formazione in rete', andata in onda lunedì 2 settembre.

Sostiene Giancarlo Pelucchi, responsabile formazione Cgil nazionale. “Non è un corso di formazione sindacale, ma un prototipo che abbiamo già sperimentato quando la Polizia di Stato ha bandito dei concorsi interni. La Cgil nazionale, assieme al Silp, ha organizzato dei corsi appositi per chi voleva partecipare a quei concorsi. Peraltro, la Fp ci stava già lavorando, sperimentando molto in tale direzione, per una serie d'innovazioni tecnologiche da introdurre mediante la disponibilità di piattaforme per la formazione a distanza. Molti sostengono che è meglio fare formazione in aula, ma in alcuni casi, come in quel caso, è stata anche una scelta un po’ obbligata. Oggi c’è un cambio di passo, molto più innovativo, nel modo di pensare la formazione".

“Energie e valore sono due parole-chiave che meglio esprimono gli obiettivi che questo percorso si prefigge, che si traduce in un'operazione ambiziosa. La nostra iniziativa avviene con una forte sinergia con organizzazioni come Forum pa, che si occupano di formazione. L’approccio sulla formazione va aggiornato, guardando a questo strumento come leva per coprire nuovi spazi e rispondere ai nuovi bisogni che si sono manifestati nel corso del tempo. Stesso ragionamento lo facciamo sulla formazione professionale dei dipendenti della pa. Il sindacato cerca di supplire alla carenza enorme che i tagli hanno messo a nudo negli ultimi anni. Il fabbisogno di aggiornamento e formazione dei dipendenti in servizio è uno dei temi che dobbiamo intercettare, alla luce delle nuove tecnologie, assieme al fatto che abbiamo l'età anagrafica - 55 anni - più alta d'Europa. A breve, 'quota 100' provocherà un'insostenibile e abnorme uscita di lavoratori dal pubblico impiego, dalla sanità alla scuola, alla pubblica sicurezza. Noi evidenziamo due aspetti fondamentali: quei 500.000 che entreranno al posto degli altrettanti in uscita devono essere preparati, aumentando il livello qualitativo dei nuovi lavoratori. Poi, come sindacato, abbiamo la mecessità d'intercettare quei lavoratori prima ancora che diventino lavoratori, dunque in qualità di giovani precari”, afferma Fabrizio Rossetti, della segreteria nazionale Fp Cgil.

"Perché una società di servizi decide di lavorare con il sindacato per formare i lavoratori? Non è una cosa eccezionale per noi, che quest’anno abbiamo festeggiato i trent’anni di attività, e la collaborazione fattiva con il sindacato dura da molto tempo. Una cosa è certa: non possiamo affrontare le nuove assunzioni con i mezzi del passato. C’è bisogno di un’amministrazione pubblica nuova e più moderna. Da qui, nasce il progetto. Dobbiamo attrarre le migliori energie vitali a entrare nella Pa per creare valore per il Paese. Dobbiamo costruire un servizio per far sì che la pa attragga talenti. dare nuove opportunità ai giovani, quindi un portale di orientamento e informazione, che eroghi direttamente formazione, riuscendo a raggiungere un pubblico vastissimo. Nel contempo, dobbiamo informare i giovani che cercano lavoro attraverso il portale, che in tal modo avranno a disposizione una biblioteca di saperi", rileva Gianni Dominici, direttore generale del Forum della pa.

“Innalzare la qualità di lavoratori e lavoratrici, in quanto assistente sociale o funzionario dell’ente locale: questo è un lavoro prettamente sindacale. Entrare a contatto con la pa, è un processo collettivo e organizzativo, dove si cerca di intercettare giovani prima ancora che entrino nella pa. Noi abbiamo un’idea di trasformazione della pa, ma siamo un sindacato e come tale noi chiediamo l'iscrizione. Non siamo un soggetto erogaratore di corsi e basta, Il nostro fine è trasformare la pa e fare nuove tessere", osserva Pelucchi.

“Costruire l’offerta formativa assieme al Forum pa, dove si parlerà di relazioni sindacali, contratti, organizzazione del lavoro. Ma soprattutto è un’impostazione che attraversa tutta l’offerta formativa, che mira a valorizzare il contributo soggettivo e collettivo del lavoratore della pa attraverso l’adesione al sindacato. Noi non rinunciamo all’offerta formativa 'face to face', quella in aula. Da qualche anno, ogni nostra struttura fa la preparazione ai concorsi della Pa. La nostra idea assieme al Forun pa, è di mettere in piedi una piattaforma di riferimento per tutti i lavoratori di Google che intercettano la pa. Con un aggiornamento in progress. Una volta agganciati, offriamo un servizio ai visitatori di Google. È la nostra interfaccia su Internet. Con una libreria di offerta formativa, con cui ogni navigatore che sta cercando di concorrere a un concorso pubblico può interagire e utilizzare”, spiega Rossetti.

"Il nostro portale sarà operativo a fine settembre-inizio ottobre e poi, di volta in volta, verrà implementato. Sarà un percorso di continua aggiunta di nuovi saperi, mese dopo mese. La nostra biblioteca è multimediale, fatta di testi, videolezioni, animazione. Lo stesso argomento è affrontato, ripetuto e approfondito utilizzando i diversi media. Si va dai moduli base che spiegano che cos’è la pa e quali sono le sue regole, ai moduli più avanzati, come la finanza pubblica e la trasformazione digitale. In Europa siamo i più arretrati come competenze digitali di base, che a nostro avviso dovrebbero avere tutti coloro che lavorano nella Pa e tutti i cittadini. Di media, un dipendente pubblico effettua mezza giornata di formazione all'anno, contro una media Ue di otto ore. Un ritardo abissale! E si consideri che non dobbiamo semplicemente sostituire le persone, ma c’è bisogno di nuove competenze e di nuove figure professionali nel pubblico impiego. Una bella sfida", conclude Dominici.