“Occorre abbassare le tasse a chi le paga davvero, aumentando, come Cgil, Cisl e Uil stanno chiedendo, le detrazioni per il lavoro dipendente”. A dirlo è il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, in un'intervista al quotidiano La Repubblica di oggi (martedì 9 luglio). “Nel governo dovrebbero mettersi d'accordo su cosa vogliono. Io rispondo con i numeri: l'85 per cento del gettito Irpef arriva dai lavoratori dipendenti e dai pensionati, l'80 per cento di questi sono sotto i 28 mila euro di reddito, un terzo delle entrate riguarda la fascia tra i 28 mila e i 50 mila”, spiega l'esponente sindacale: “D'altro canto, la tassazione media sui lavoratori è intorno al 40 per cento, quella su rendite e capitali non supera il 26. E Bankitalia ci dice che la ricchezza patrimoniale complessiva vale otto volte il Pil”. Per Landini, dunque, “ognuno deve dare in base alla propria capacità contributiva, non solo in base al reddito. È una questione di giustizia sociale e di rispetto della Costituzione”.