Nell’udienza odierna, dove erano presenti i legali di tutti le parti coinvolte, compresa La Perla Management UK di Londra, si è entrati nel merito delle diverse complessità legate a questa vertenza, non ultima la collaborazione tra le due procedure quella Italiana e quella Inglese. “È emersa, per parte nostra, la volontà che ci sia un destino congiunto del Marchio (che è formalmente di proprietà della società inglese) e delle lavoratrici di La Perla”. Lo affermano in una nota Stefania Pisani, Filctem Cgil Bologna, e Mariangela Occhiali, Uiltec Uil.

“Riteniamo impensabile – spiegano - poter vendere un marchio senza le competenze che lo qualificano! Il giudice entro una decina di giorni dovrà pronunciarsi nel merito, dichiarando lo stato d’insolvenza e dunque pronunciarsi per l’amministrazione straordinaria sia per La Perla Manufactoring srl che per La Perla Management Srl ovvero dichiarando lo stato di liquidazione. Nel mentre continuano le misure cautelari che sono state predisposte in queste ultime settimane dal Tribunale di Bologna al fine di mettere in sicurezza il gruppo”.

Oggi quindi "abbiamo registrato un ulteriore piccolo passo verso la definizione di una vertenza complicatissima, trattandosi di una crisi transfrontaliera post Brexit. Rimane altissima al contempo la preoccupazione per la condizione di difficoltà in cui scientemente si stanno mettendo le maestranze che continuano a non ricevere le retribuzioni”.

Pertanto, aggiungo le sindacaliste, “ribadiamo la necessità che si trovino in tempi brevi soluzioni che portino a pagare le retribuzioni. È indecente che un finanziere che si dichiara nullatenente, che compra ville milionarie e gira con jet privati, possa impunemente affamare chi lavora”.