“La vertenza Jabil deve essere attenzionata con grande responsabilità da parte di tutti, soprattutto dalle istituzioni locali e nazionali. Nel prossimo incontro che si terrà giovedì 17 ottobre al ministero per lo Sviluppo economico è fondamentale che Jabil presenti un piano industriale credibile, non come l'anno scorso”. A dirlo è il segretario generale della Fiom Cgil di Caserta Francesco Percuoco, intervenendo sulla vertenza Jabil, la multinazionale delle telecomunicazioni, con stabilimento a Marcianise (Caserta), che ha annunciato l'intenzione di procedere a 350 esuberi su un totale di 706 addetti.

L'azienda, in una nota, ha auspicato una “gestione non traumatica degli esuberi”, ribadendo l'utilizzo in via prioritaria dello strumento della ricollocazione dei lavoratori licenziati in altre realtà produttive, strumento già adottato nell'ultimo biennio, quando sui circa 200 addetti fuoriusciti un centinaio hanno optato per la ricollocazione; di questi, oltre 50 sono stati riassunti nella Softlab, azienda di informatica con uffici a Caserta. La Jabil, come attestato dal piano industriale presentato lo scorso anno al Mise, stimava di ricollocarne 300, ma molti non hanno accettato. “Le aziende che si presentano per assorbire il personale in esubero devono dare una solida prospettiva industriale, verificata e garantita dal ministero”, conclude Percuoco: “Non si può consentire un'ulteriore depauperamento industriale e una conseguente perdita occupazionale. Il rilancio del Mezzogiorno, più volte annunciato, non si realizza se non si riesce a difendere e a mantenere le eccellenze già esistenti”.