Una passione per la pallavolo e una per i Lego. E come fa con le sue creazioni, in questi anni Giampiero ha costruito mattoncino dopo mattoncino. “Mi piace entrare nelle case delle persone, ascoltare le loro storie, ma sono un co.co.co. da tutta la vita”.

Giampiero non ha le ferie, non ha un orario di lavoro, insomma “se il lavoratore moderno è per definizione precario – scherza lui – allora io sono un lavoratore moderno da vent’anni”.

Nel tempo ha visto il suo stipendio abbassarsi, i suoi diritti negati, il potere d’acquisto diminuire. “Io e i miei colleghi ci siamo rivolti al sindacato per avere qualcuno che ci aiutasse a tutelarci. Prima, di fronte al datore di lavoro, non avevamo alcuna voce in capitolo”. Immaginare un futuro, per questi lavoratori, è l’unica cosa che non ha un costo. Ma non è facile da fare.

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