Nella conversione in legge del Dl 75/2023 (Pa bis) è stato approvato alla Camera un ordine del giorno che impegna il Governo a stanziare adeguate risorse finanziarie per la valorizzazione del personale con qualifica di ricercatore e tecnologo di terzo livello e del personale tecnico e amministrativo degli enti pubblici di ricerca non vigilati dal ministero dell'Università e della Ricerca, in coerenza con quanto disposto per il personale delle medesime qualifiche degli Epr vigilati dal ministero dell'Università e della ricerca.

“Questo ordine del giorno, approvato dopo le forti pressioni che la nostra organizzazione ha messo in campo, rappresenta l’impegno del Parlamento per superare l’assurda disparità di risorse per il rinnovo del contratto, previste finora solo per gli enti vigilati dal Mur e non per gli altri enti pubblici di ricerca. Ora la responsabilità passa al Governo, che dovrà dare seguito a questo impegno in legge di bilancio per consentire così la chiusura del contratto per il settore ricerca”. A dirlo è Gianna Fracassi, segretaria generale della Flc Cgil, che assicura che la Flc Cgil continuerà la sua battaglia e le interlocuzioni con le forze politiche affinché si possa definitivamente concludere la fase negoziale.