"Il prossimo impegno, non appena l’operazione di acquisizione si concluderà formalmente con il via libera della Commissione Europea, sarà quello di costruire con il nuovo acquirente l’interlocuzione indispensabile ad affrontare la delicata fase di passaggio e armonizzazione nella nuova compagine aziendale e garantire la continuità occupazionale e la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori. Auspichiamo in questo senso la disponibilità di Vision Group ad intavolare fin da subito proficue relazioni sindacali. Parallelamente, analogo impegno delle organizzazioni sindacali riguarderà il nuovo assetto della rete vendita di Luxottica in Italia, a seguito dell’acquisizione di GrandVision". Così le segreterie nazionali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno commentato la sottoscrizione dell’accordo tra GrandVision e Vision Group sull’acquisizione della catena VistaSì, che include il brand e tutti i 99 negozi, e di 75 negozi GrandVision in Italia, operazione complessa che coinvolge quasi 800 dipendenti.

L’operazione di cessione di rami aziendali da parte di Salmoiraghi & Viganò e GrandVision, è stata avviata per rispettare le condizioni poste dall’Antitrust dell’Unione Europea al fine di consentire l’acquisizione di GrandVision da parte del colosso dell’occhialeria EssilorLuxottica.

"Per soddisfare gli stringenti requisiti posti dalla Commissione europea – spiegano i sindacati in un comunicato unitario - in Italia le due realtà prossime alla fusione avevano individuato rispettivamente la catena di circa 100 negozi e corner VistaSì e 75 punti vendita Grandvision con adeguate caratteristiche di distribuzione territoriale e fatturato, così da garantire un complesso aziendale solido e in grado di determinare un altro polo di concorrenza nel mercato. VistaSì e Far View, le due newco nelle quali erano transitati i negozi destinati alla cessione, saranno dunque trasferite all’ acquirente finale, Vision Group, realtà già attiva nel settore, con un ampia rete di distribuzione ed una propria insegna retail".

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs "hanno costantemente monitorato questa complessa operazione, che coinvolge quasi 800 dipendenti, per garantire la continuità occupazionale e la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori".