"Non ci sono stati, purtroppo, passi avanti, nella trattativa per il rinnovo del ccnl industria alimentare e, anche i punti d'incontro che sembravano essere stati raggiunti nel corso delle riunioni tecniche, sono stati oggi messi in discussione dalla controparte". Così Flai, Fai e Uila in una nota unitaria.

Le tre sigle di categoria, dunque, esprimono un giudizio negativo sulla riunione plenaria che si è svolta oggi, in cui Federalimentare ha in sostanza ribadito le difficoltà economiche del settore, aggravate dalla minaccia dei dazi Usa e dalla supertassa sulla plastica che il governo si appresta a varare.

I sindacati hanno sollecitato la controparte a riconsiderare le sue posizioni sul tema della partecipazione, valorizzazione della professionalità, estensione del secondo livello di contrattazione, welfare contrattuale, appalti, comunità di sito, inquadramento professionale e del mercato del lavoro. In particolare, resta forte la distanza sull’impianto della struttura salariale. 

“Non possiamo accettare di sentire che questo è un settore in crisi”, hanno ribadito le organizzazioni sindacali, per poi sottolineare come “il Patto per la fabbrica del 2018 deve servire da bussola per molti temi, come la partecipazione, ma in ogni caso non può essere utilizzato per abbassare il salario”.

Vista la situazione di stallo, le parti hanno convenuto di definire un calendario di incontri tecnici per approfondire tutti i singoli capitoli della piattaforma e una nuova riunione plenaria per il 2 dicembre.