“I lavoratori del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono in stato di agitazione perché chiedono un piano di assunzioni per la carenza di personale. Nell'arco di pochi anni, infatti, hanno perso circa 700 unità su tutto il territorio nazionale. Anche nella nostra regione le tre sedi del Mit - sede coordinata del Provveditorato per le opere pubbliche, Motorizzazione di Potenza e di Matera - sono quasi al collasso”. Lo affermano in una nota Carmen Sabbatella, Giuseppina Setaro e Gennaro Rosa, segretari regionali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa, sottolineando quanto sia allarmante la riduzione del personale a cui si è assistito negli ultimi anni.

Ad esempio, da circa 90 lavoratori del 2008 la sede coordinata Potenza, che comprende anche l’Ufficio operativo di Matera, conterà al prossimo dicembre solo 53 unità, con un calo del 42 per cento. Se si analizzano le figure professionali la situazione appare ancora più preoccupante: in un ufficio prettamente tecnico si è passati, nell'arco di un decennio, da dieci ad appena tre ingegneri, di cui un pensionando e due con contratto part-time. Altrettanto difficile è la situazione delle motorizzazioni.

“Conseguenza di tutto ciò – spiegano ancora i sindacati – è che man mano che i dipendenti diminuiscono, quelli che restano vedono aumentare la mole di lavoro, dovendosi far carico anche della quota di coloro che sono andati via. Il 20 giugno scorso è stato pubblicato un Dpcm che prevede nuove assunzioni sicuramente insufficienti per una carenza di personale ormai allarmante. Senza risorse umane – concludono – le sedi lucane del Mit saranno lentamente depauperate delle loro competenze attraverso processi di esternalizzazione delle attività che in parte sono già stati avviati”.