Le lavoratrici e i lavoratori della Arag di Rubiera hanno approvato all’unanimità il rinnovo del contratto integrativo aziendale, che coinvolge i 370 dipendenti dell’impresa reggiana. L’intesa, siglata da Filctem Cgil, Femca Cisl e Rsu, è stata accolta con grande soddisfazione: un accordo definito “importante e non scontato”, che coniuga miglioramenti economici con un rafforzamento dei diritti individuali e collettivi.

Relazioni industriali solide e più tutele su salute e sicurezza

Uno dei pilastri dell’accordo è la valorizzazione del confronto sindacale continuo. L’azienda si impegna a garantire un’informazione costante e tempestiva alla Rsu riguardo all’andamento aziendale, rafforzando le relazioni industriali già consolidate.

Sul piano della sicurezza, l’intesa prevede misure ulteriori rispetto agli obblighi di legge: maggiori dotazioni per la tutela della salute degli operatori e consegna del Duvri (documento unico di valutazione dei rischi) agli Rls per tutte le ditte in appalto. Una scelta che rafforza il presidio preventivo nei luoghi di lavoro.

Più diritti: permessi, malattia e tutela genitoriale

Molte le novità anche sul versante dei diritti individuali. I lavoratori avranno accesso a permessi aggiuntivi rispetto a quelli previsti dalla legge 53/2000. In caso di diagnosi oncologiche o patologie cronico-degenerative, viene garantita la retribuzione piena per l’intero periodo di malattia coperto dal contratto.

Previsti inoltre 8 ore annue di permesso retribuito per screening di prevenzione sanitaria. Particolarmente rilevante l’impegno aziendale in ambito genitoriale: durante la maternità facoltativa (estesa ad entrambi i genitori), la retribuzione sarà integrata fino al 60% a carico dell’azienda.

Premio di risultato fino a 3.400 euro e consolidamento salariale

Sul fronte economico, l’accordo prevede un premio di risultato collegato a indicatori di qualità, produttività e redditività. A seconda degli obiettivi raggiunti, i lavoratori potranno ottenere fino a 3.400 euro annui (al 3° livello) per ciascun anno del triennio.

A fine vigenza dell’accordo, è inoltre previsto il consolidamento strutturale di una quota fissa di 30 euro lordi mensili in busta paga, come premio aziendale definitivo: un riconoscimento che rafforza il salario stabile dei dipendenti.

Welfare, TFR e mensa: miglioramenti concreti per i lavoratori

L’intesa interviene anche sul fronte del welfare. Sono state ampliate le possibilità di anticipo del Tfr, per rispondere con maggiore flessibilità ai bisogni dei lavoratori. Il costo della mensa, infine, sarà coperto fino al 90% dall’azienda, una misura che incide direttamente sul benessere quotidiano delle maestranze.

“Un’intesa che dà risposte concrete ai lavoratori”

L’accordo punta a rafforzare la coesione interna e il riconoscimento del valore del lavoro, rafforzando la fiducia tra azienda, rappresentanze sindacali e lavoratori. “È un risultato che ci permette di esprimere estrema soddisfazione – dichiarano Filctem Cgil e Femca Cisl – ottenuto grazie a una relazione industriale improntata all’ascolto e alla responsabilità condivisa. In un contesto economico incerto, dimostra che è possibile garantire migliori condizioni di lavoro e un’adeguata risposta salariale.”