Si torna a scioperare all'Ast, le acciaierie di Terni di proprietà della multinazionale ThyssenKrupp (circa 2.400 dipendenti diretti e altri 2 mila nell’indotto). La Rsu ha infatti proclamato per oggi (giovedì 21 marzo) quattro ore di sciopero per ogni turno. La protesta è stata decisa a fronte della mancata convocazione da parte del governo di un nuovo incontro, che il vicecapo di gabinetto Sorial aveva preso l'impegno di fissare entro la metà di marzo.

“Siamo di fronte a un piano industriale di forte ridimensionamento dell'intero sito, che ne mina la strategicità”, spiega Massimiliano Catini, coordinatore della Fiom Cgil all'interno della Rsu: “Ast-Thyssen continua a parlare dell'importanza di Terni, ma nei fatti procede in direzione opposta. E poi si ripetono ogni giorno atteggiamenti aziendali inaccettabili, scelte unilaterali e provocazioni”. Nel comunicato di sciopero diramato dalla Rsu si parla senza mezze misure di “atti intimidatori, minacce, continue lettere di richiamo e provvedimenti disciplinari”, che “non fanno altro che inasprire i rapporti con i lavoratori”. Accanto a questo c'è il grave problema degli infortuni, che “continuano a ripetersi”.

Ma a far scattare lo sciopero è stata anche la situazione di 30 lavoratori con contratti di somministrazione che sono in scadenza a fine mese. “Contratti che verranno trasformati direttamente dalle agenzie interinali attraverso lo staff leasing, di fatto eludendo il decreto dignità”, denuncia ancora la Rsu di Ast. Infine, ma certamente importante, c'è la partita del contratto integrativo, rispetto al quale la Rsu denuncia le “mancate risposte dell'azienda”, stigmatizzando al contempo “i mancati riconoscimenti professionali a operai, impiegati, quadri, facenti funzione e categorie speciali”.

“Saputo dello sciopero, ieri l'azienda ci ha convocati – racconta ancora Massimiliano Catini – e ha fatto anche alcune aperture, ma siamo sempre lì, ai buoni propositi. E visto che più di una volta alle promesse non sono seguiti i fatti, abbiamo deciso di confermare lo sciopero”. Sciopero che sarà così articolato: oggi, 21 marzo, braccia incrociate dalle 10 alle 14, dalle 18 alle 22 e poi, nel turno di notte, dalle 02 alle 06. Venerdì 22 marzo toccherà alla quarta squadra, che incrocerà le braccia dalle 10 alle 14. Impiegati e quadri delle aree interessate seguiranno i reparti di appartenenza con quattro ore a fine turno.